Conferenza stampa del giovedì a Shanghai. Webber e Rosberg fingono di dimenticare la Malesia, ma sarà così anche in pista?

Webber, Rosberg, Perez, Grosjean, Hulkenberg e Sutil sono stati i protagonisti della consueta conferenza stampa, tenutasi all’International Circuit di Shanghai. Vettel getta la maschera: ho fatto bene a superare Webber, lo rifarei

Webber crede nella correttezza di Vettel: glielo si legge in viso...
Webber crede nella correttezza di Vettel: glielo si legge in viso…

Questa mattina si è tenuta la consueta conferenza stampa dei piloti del giovedì, evento che apre ufficialmente il fine settimana del terzo Gran Premio di F1 della stagione. Presenti all’appuntamento con la stampa Mark Webber (Red Bull), Nico Rosberg (AMG Mercedes), Sergio Perez (McLaren), Romain Grosjean (Lotus), Nico Hulkenberg (Sauber) e Adrian Sutil (Force India).

Mark Webber, reduce dalla diatriba interna con Sebastian Vettel sul sorpasso di quest’ultimo ai propri danni, malgrado le indicazioni ricevute dal muretto della Red Bull nelle fasi finali del GP di Malesia, era atteso in sala stampa, per probabili indicazioni sullo stato delle relazioni interne alla squadra anglo-austriaca. L’australiano è apparso sereno, rigenerato dopo la breve sosta pasquale, trascorsa in terra natia. “Sto bene, sono andato in Australia per la sosta, così da potermi rilassare dopo i test invernali e le prime gare. Non vedo l’ora di tornare in macchina. Qui siamo andati bene spesso, a parte lo scorso anno, dove Nico era irraggiungibile – ha detto Webber – In squadra è tutto ok. E’ vero, in Malesia c’è stato un fine settimana, come dire… interessante. Ora ci concentreremo su questa gara”. Insomma, nessuna ulteriore polemica da parte dell’australiano, mentre il più giovane compagno di squadra, il tre volte iridato Sebastian Vettel, sembra tornare indietro nel tempo a Sepang e all’offensiva, visto che ha sostenuto che “Webber non si meritava aiuto in Malesia”, perché non lo avrebbe a propria volta aiutato in precedenza.

Sulla questione ha messo una pietra tombale (forse) Helmut Marko, che ha annunciato l’abolizione degli ordini di scuderia alla Red Bull, su iniziativa proprio di Dietrich Mateschitz, il grande capo dei bibitari uniti, irritatosi da quanto accaduto in Malesia. Da oggi, Vettel e Webber saranno liberi di correre come pare a loro, prendendosi la responsabilità della gestione di gara, insieme ai rispettivi ingegneri di pista.

Tornando alla conferenza stampa di Shanghai, nelle prime due gare non si è palesato un dominio vero e proprio da parte di nessun team, così Webber sa bene che la Red Bull dovrà lavorare su qualche aspetto della vettura per tornare al livello di competitività delle ultime tre stagioni. “Sappiamo di non essere i migliori. Non c’è nessun team che ha dominato sino a oggi e dunque sappiamo che c’è del lavoro da fare per tornare ai nostri migliori livelli. In Australia non avevamo la vettura per vincere, mentre in Malesia è stato l’opposto – ha detto Webber – Temperatura dell’asfalto, layout del circuito e pneumatici sono spesso fattori fondamentali per determinare la competitività di una vettura. Tutto ciò sarà fondamentale anche qui in Cina. Ci siamo preparati duramente per questo appuntamento e dobbiamo fare bene”.

Nico Rosberg, come Webber, ha fatto qualche accenno alla gara malese, in cui la sua rimonta fu fermata da Ross Brawn che gli ordinò di non superare Hamilton, per non mettere in pericolo un risultato certo. In merito agli ordini di squadra ricevuti dal muretto Mercedes, che lo hanno privato di un possibile terzo posto, il tedesco ha fatto buon viso a cattivo gioco, mostrando grande intelligenza e maturità, senza celare qualche fastidio. “Si è stato frustrante aver ricevuto quell’ordine di squadra – ha ammesso Rosberg – Ne abbiamo discusso con i vertici del team. Tutto chiarito, non c’è alcun problema”. Roba da libro…Cuore…

Su questo circuito, proprio Rosberg trionfò lo scorso anno contro ogni pronostico. La W04 sembra già migliore della precedente monoposto di Stoccarda e l’asfalto poco abrasivo del tracciato cinese potrebbe anche permettere al figlio di Keke di bissare il risultato, anche se la concorrenza sarà più preparata e competitiva. “Sono molto motivato, non vedo l’ora di correre anche perché qui, lo scorso anno, ho vinto io – ha detto il pilota della Mercedes – La vettura sembra in buona forma e sono convinto di poter fare un buon risultato anche in questo 2013”.

Sebbene la Lotus sia una delle scuderie più in forma di questo inizio di mondiale, Romain Grosjean non è ancora riuscito a riporre i tasselli al proprio posto e a trovare quel feeling con la E21 che ha permesso al compagno di squadra Raikkonen di vincere la gara d’apertura del campionato. “Abbiamo visto che la vettura si è dimostrata competitiva in Australia con Kimi (Raikkonen, ndr), ma in Malesia ha sofferto le condizioni climatiche, con il bagnato non si è rivelata così performante – ha riconosciuto Grosjean – Le condizioni di pioggia non sembrano esserci favorevoli, ma sembra che questo fine settimana sarà asciutto e questo è un buon punto di partenza, per noi. In questo GP disporremo di aggiornamenti per la monoposto e io avrò il nuovo scarico che Kimi ha utilizzato a Kuala Lumpur. Lo scorso anno, proprio qui in Cina, ho colto i miei primi punti in F1, spero di poter fare un altro buon risultato”.

Una delle principali sorprese dell’avvio di mondiale 2013 è stato Adrian Sutil, tornato in F1 dopo una stagione vissuta lontano dalle corse a causa del licenziamento da parte della sua scuderia odierna, la Sahara Force India. Il tedesco, reduce da due Gran Premi convincenti, punta in alto, data la buona competitività mostrata dalla VJM06. “La vettura di cui possiamo disporre quest’anno è molto buona. Anzi, è la miglior vettura che abbia mai guidato perché è equilibrata, tratta abbastanza bene gli pneumatici e sul passo gara è molto veloce – ha detto Sutil in conferenza stampa – Siamo andati molto bene in Australia, siamo stati deludenti in Malesia ma solo a causa di errori al pit-stop che hanno condizionato il risultato finale. Risolti questi, son sicuro che faremo bene anche qui in Cina”. Sutil, infine, s’è detto felice e ambizioso, data la competitività della sua monoposto e non ha nascosto il suo grande obiettivo qui a Shanghai. “È tutto nelle mie mani, senza dubbio – ha riconosciuto il tedesco – la vettura va bene e il team è competitivo. Se punto al podio? Sì, punto al podio realmente”.

Chi arriva in Cina con grandi ambizioni è Nico Hülkemberg, reduce dal primo arrivo a punti con la Sauber, scuderia per cui corre il terzo GP in Cina. Il venticinquenne tedesco è affiancato da Esteban Gutierrez, alla prima stagione in F1 e ciò potrebbe comportare una forte disparità prestazionale tra i due. “Non è mai facile fare un cambiamento di team. E’ tutto nuovo e ho poca confidenza con tutto. Affianco un pilota alla prima esperienza in F1 come Esteban Gutierrez. Non so dire se sarà un problema o un aiuto per le mie prestazioni e per il team. Ciò che trovo fantastico, però – conclude Hülkemberg – è che in Sauber posso comunicare nella mia lingua madre, e posso assicurare che è un bel vantaggio!”.

Chi non è ancora riuscito a esprimersi appieno è Sergio Perez. Il neo pilota McLaren sta soffrendo le difficoltà tecnico-aerodinamiche palesate dalla Mp4-28, vettura dal comportamento instabile e imprevedibile. Il messicano però sa che la strada per tornare in alto sarà lunga, ma non si abbatte perché il mondiale è appena cominciato. “Siamo positivi. Ci aspettiamo di migliorare a ogni singola gara. In questo GP sarà importante cercar di comprendere meglio la vettura, in modo tale da poter intervenire più precisamente sulle zone della vettura che necessitano di esser sistemate”. Poi, con uno sguardo al futuro più prossimo, Perez ammette che “dalla prima gara in Europa potremo inoltre disporre di un pacchetto di aggiornamenti significativo, che dovrebbe darci una mano a recuperare prestazioni nei confronti dei principali avversari”. Insomma, alla McLaren sanno di avere un problema serio, ma anche come risolverlo.

Con il passaggio dalla Sauber alla McLaren, Perez ha compiuto un salto di qualità notevole, che però potrebbe tramutarsi in pressione eccessiva per il giovane messicano. “Checo” però non si scompone e pensa solo a fare bene con il suo nuovo team: “La pressione c’è ovunque in F1. Non importa che tu sia in Sauber o in McLaren. La pressione c’è e sempre ci sarà. Sono certo che torneremo competitivi al più presto. Per quanto riguarda la pressione, anche se siamo a metà schieramento, da noi viene sempre percepita perché dobbiamo fare del nostro meglio per portare a casa il miglior risultato possibile per il team”.

Il primo appuntamento per vedere le vetture sul circuito di Shanghai è per domani mattina, quando alle 4:00 scatterà il semaforo verde della prima sessione di prove libere. Alle 8, poi, secondo turno di libere del venerdì. Entrambe le sessioni saranno trasmesse in diretta sia su Sky Sport F1, il canale dedicato di Sky, sia su RaiSport 1 in chiaro. La Rai in Cina utilizza la prima gara del campionato, delle nove che in totale ne trasmetterà in diretta nel corso della stagione (il resto in differita).

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@GiacomoRauli

 

Giacomo Rauli

Studio comunicazione, ho la passione delle auto in ogni forma e maniera. Il mio interesse per il giornalismo mi dà la possibilità di occuparmene. Su THE HORSEMOON POST scrivo di F1, Mondiale Rally e automobili, in fondo è un modo diverso per continuare a giocare con le macchinine...