Forza Nuova, blitz nelle sedi PD e richiesta di dimissioni alla ministro Kyenge

Dopo l’attacco alla Lega Nord, una campagna di “sensibilizzazione” truce, violenta e senza acume. Un modo stupido per sollevare problemi seri e complessi, non risolvibili in questi termini

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Roberto Fiore, leader nazionale del movimento politico neofascista “Forza Nuova”, questa mattina ha rivendicato su Twitter l’azione dimostrativa compiuta la scorsa notte in alcune città italiane, da nord a sud, contro l’immigrazione e ogni ipotesi di adozione del criterio dello “ius soli” per l’acquisto della cittadinanza italiana. Un comunicato è stato pubblicato su Facebook sul profilo del movimento.

Davanti alle sedi del PD di nove città italiane, tra cui Bari e Palermo, sono stati lasciati dei manifesti recanti slogan avversi ai processi di integrazione: L’IMMIGRAZIONE UCCIDE, NO IUS SOLI, KYENGE DIMETTITI. Insieme a questo volantino, i forzanovisti hanno lasciato una bandiera italiana e un piccone insanguinati, un modo per legare la protesta alla criminale aggressione di sabato scorso a Milano.

Un modo volgare e violento per sollecitare l’attenzione su problemi che non possono essere risolti in modo irrazionale (tutti fuori, tutti dentro), ma v20130517-controlalega780x430anno affrontati con il senso della realtà e l’umanità propria di un popolo, quello italiano, che sul fronte delle vergogne razziali dovrebbe avere la memoria più salda.

Dal PD sono giunte parole di condanna del gesto e una richiesta al PDL di fare altrettanto. Mossa che dovrebbe arrivare subito e che noi auspichiamo arrivi anche dalla Lega Nord. Peraltro la Lega Nord era stata oggetto di attacchi due giorni fa, quando sedi del partito di Roberto Maroni erano stati tappezzati da manifesti con la scritta “CONSEGNATECI KABOBO”, richiesta tanto folle da commentarsi da se.

Alla ministro Cécile Kyenge giunga la nostra solidarietà per questi volgari e truci attacchi, ma anche l’invito rivoltole già questa mattina di una maggiore sensibilità verso chi italiano è già e patisce gli effetti perversi di azioni violente di immigrati, perché non si confondano cause e effetti e si inneschino pericolosi fenomeni di “guerre tra poveri” di cui l’Italia non ha bisogno.

Con le leggi razziali del 1938 in Italia si è scritta la parola più tragica in materia di discriminazione, che non può trovare albergo nella maggioranza di italiani, i quali però mostrano crescente sofferenza per quelli che cominciano a considerare sempre più abusi, insensibilità e lontananza da parte del potere, sensazioni che possono finire per alimentare modi scomposti di criticare, come quelli espressi da Forza Nuova.

Sia però cosciente, la ministro Kyenge, che le minacce farneticanti possono anche includere – forse inconsapevolmente – un’aliquota minima di critica politica, ma che sicuramente non tutte le critiche politiche sono sproloqui violenti e infondati o minacce farneticanti.

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