L’attacco islamista a Londra: sviluppi. Il Counter Terrorism Command incaricato delle indagini: confermata la pista nigeriana

Il ministro degli esteri William Hague su Twitter: “shoccato dall’assassinio selvaggio a Woolwich”. È scattata la rabbia popolare: nell’Essex e nel Kent arrestate due persone per atti razzisti. Il partito ultranazionalista EDL (English Defence League ) mobilitato nella zona dell’attentato, tensioni con la polizia. La comunità islamica condanna l’atto

Tommy Robinson, leader dell'EDL, con alcuni membri del partito ultranazionalista inglese
Tommy Robinson, leader dell’EDL, con alcuni membri del partito ultranazionalista inglese (Foto ITV News)

Londra – Si susseguono gli sviluppi dell’attentato islamista di ieri pomeriggio a Londra. Il ministro degli Esteri britannico, William Hague, ha affidato a Twitter il proprio pensiero sull’attentato islamista di Woolwich, costato la vita a un giovane militare dell’artiglieria, di stanza in una caserma nelle vicinanze, che sarà visitata nelle prossime settimane dalla regina Elisabetta II. Hague ha scritto: “shoccato dal selvaggio assassinio a Woolwich. Tempo di unità, il nostro intero paese stia insieme nell’appurare i fatti e nel condannare questa brutalità”.

Un appello che vorrebbe essere anche un richiamo alla calma, visto che lo shock causato nella popolazione, proprio dall’animalesca brutalità dell’episodio e dalla truce efferatezza dei due criminali sta smuovendo il tradizionale British aplomb.

A Braintree, nell’Essex, la polizia ha confermato di aver tratto in arresto un uomo di 43 anni, che si stava recando a incendiare una moschea del luogo, brandendo un coltello in mano, dopo la diffusione delle notizie dell’assassinio del militare nella periferia sud-orientale di Londra.

A Gillingham, nel Kent, un portavoce della polizia locale ha confermato che una persona risulta in stato di fermo, perché sospettato di aver danneggiato la moschea di Canterbury Street, con l’aggravante dei motivi razziali.

La regina è rimasta particolarmente colpita dal barbaro assassinio. Fonti di Buckigham Palace confermano la visita nei prossimi giorni alla caserma di stanza del militare, visita programmata da tempo.

Secondo Tgcom.24, uno dei killer si chiamerebbe Michael Adeboloja e sarebbe di origini nigeriane. Lo avrebbe confermato su Twitter Abu Nusaybah, sedicente amico d’infanzia dell’uomo, ma di tale dichiarazione noi non abbiamo trovato taccia. Adeboloja sarebbe l’uomo che si è fatto riprendere in video. Di recente aveva abbracciato l’Islam, dopo aver abiurato il Cristianesimo, e aveva assunto il nome di battaglia di “Mujahid”. Tuttavia altri utenti sul social network hanno confermato che Adeboloja sarebbe di origini nigeriane, ma nato in Gran Bretagna. La pista nigeriana sarebbe stata confermata da fonti investigative.

Nel sobborgo di Woolwich si sono registrate tensioni vicino al teatro dell’assassinio tra membri del partito ultranazionalista EDL (English Defence League), capeggiati dal leader locale Tommy Robinson, e la polizia, schierata in tenuta antisommossa. I membri dell’EDL sono scesi in strada con indosso un passamontagna recante le insegne del partito e inveendo contro l’immigrazione incontrollata in Inghilterra.

Nel frattempo, è stato confermato che sarà l’Antiterrorismo a occuparsi delle indagini sull’attentato islamista di ieri. Il Comissario della Polizia Metropolitana di Londra, Sir Bernard Hogan-Howe ha dichiarato che è «dura comprendere le shoccanti e orribili scene viste questo pomeriggio in una strada trafficata», ma ha confermato l’avvio immediato delle indagini «guidate dal Comando Anti terrorismo».

La comunità islamica britannica intanto ha condannato l’atto. «Questo è un atto barbaro che non ha nessuna base nell’Islam e che condanniamo senza riserve» è stato dichiarato in una nota del Muslim Council of Britain. «I nostri pensieri sono con la vittima e la sua famiglia» hanno affermato i dirigenti islamici londinesi.

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