Antonio Tajani su Twitter: l’Italia fuori dalla procedura di infrazione per eccesso di deficit

Per Francia, Spagna e Olanda più tempo per rientrare nei ranghi europei

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@Eu_Commission recommendation for a Council decision abrogating decision on the existence of an excessive deficit in Italy”. Con questo tweet delle 10.03 Antonio Tajani, vicepresidente della Commissione Europea ha annunciato sul suo profilo Twitter la promozione dell’Italia “nella Serie A” degli Stati membri dell’UE, ossia il ritiro procedura di infrazione nei confronti dell’Italia per eccessivo deficit pubblico.

Oggi pomeriggio, intorno alle 14, il presidente Josè Manuel Barroso e il commissario agli Affari economici Olli Rehn, nel corso di una conferenza stampa, illustreranno le novità in merito alla posizione del Belpaese nei confronti dell’UE.

La decisione a favore per l’Italia, da quattro anni sottoposta a procedura, era attesa e costituisce una boccata d’ossigeno, soprattutto nel momento in cui molti altri Stati dell’Unione stanno incontrando grosse difficoltà sul fronte dei conti pubblici. Sono già state anticipate le sei raccomandazioni che la Commissione Europea sottoporrà al governo italiano, finalizzate a rafforzare economia e competitività.

Al primo posto il proseguimento dell’azione di consolidamento del bilancio, poi la razionalizzazione e l’alleggerimento della Pubblica amministrazione, le politiche per un Sistema bancario più efficiente e produttivo. Al terzo punto il mercato del lavoro, con dando più spazio alla flessibilità, connesso a un rilancio efficace della formazione dei lavoratori, mirata alle reali esigenze prorpio del mercato del lavoro. Infine, fisco e concorrenza: urgente la riduzione della pressione fiscale su lavoro e imprese, con uno spostamento della tassazione indiretta, con una maggiore apertura alla concorrenza del mercato dei servizi.

Oggi si attende inoltre che la Commissione Europea formalizzi la concessione di più tempo a Francia, Spagna e Olanda per conseguire gli obiettivi di risanamento, portando il deficit sotto il 3% del Pil. Per Parigi e Madrid si parla di due anni in più, per L’Aia potrebbero essere sufficienti solo 12 mesi.

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