Social TV, il successo dei programmi televisivi passa da Twitter (e da Facebook e da…)

Una ricerca di BlogMeter ha individuato le dieci trasmissioni italiane più commentate in rete. Una dimostrazione che la Social TV in Italia funziona

 20130529-SocialTV350x266L’esperienza della fruizione televisiva è stata rivoluzionata, sia in termini di contenuti sia in termini di pubblicità, ma la vera innovazione è anche tecnologica. Si parla spesso di second screen experience in riferimento al fatto che l’abitudine del consumo televisivo riguarda oggi anche la moltiplicazione degli schermi e l’opportunità di utilizzare piattaforme differenti per partecipare a tale fruizione.

In Italia i programmi televisivi che cercano di creare una community sul web sono sempre più numerosi e il sito BlogMeter (che si occupa di analizzare l’andamento e la reputazione di un qualsiasi personaggio o argomento sui social media) ha persino stilato una classifica delle trasmissioni più discusse in rete.

Lo studio effettuato individua le dinamiche della community all’interno dei vari social network. Per esempio, nonostante il programma-evento “Festival di Sanremo” abbia saputo coinvolgere molto i propri followers su Twitter e su Facebook, con una media di quasi 300.000 messaggi a puntata, è “Servizio Pubblico” la trasmissione con il maggior numero di interazioni spontanee. Segue “Ballarò” con 268.179 mentions e i talent show “The Voice of Italy” e “Italia’s got talent”. “Piazza Pulita” e “Masterchef” si posizionano a metà, rispettivamente con 221.779 e 213.746 menzioni. All’ultimo posto nella classifica che riguarda il social di microblogging troviamo “Porta a porta” con uno scarso 116.339. Escludendo il dato su Sanremo, che resta comunque un evento, la preferenza degli utenti è rivolta a trasmissioni che affrontano tematiche politiche e sociali, in secondo luogo a talent e reality show.

Per quanto riguarda Facebook, la pagina con più fan è quella del programma “Le Iene”, con una community importante di 1.362.234 fan così affiatata da partecipare attivamente alla trasmissione, offrendo testimonianze e suggerendo argomenti da affrontare. “Amici” di Maria De Filippi si piazza al secondo posto, seguito da “Servizio Pubblico” e “Uomini e donne”.

Nell’analisi effettuata da BlogMeter sono stati considerati numerosi parametri, quali l’attività di engagement per tweet (nel caso della trasmissione di Santoro, ogni tweet è in grado di produrre almeno 20 reazioni tra retweet e reply), il rapporto tra like, commenti e share prodotti dalla pagina Facebook (engagement per post), l’incremento dei fan, il volume di attività sulla pagina e più in generale il rapporto on-air/on-line.

Lo scenario della comunicazione televisiva è quindi cambiato insieme alle abitudini degli utenti/consumatori. Lo spettatore si sintonizza sulle trasmissioni che si prestano al live tweeting o su quelle più commentate dagli amici per poter instaurare un dialogo e un confronto paralleli alla fruizione del programma. Il pubblico vuole essere attivo e commentare in tempo reale, per questa ragione predilige i programmi tv con pagine social aggiornate in modo costante, con contenuti inediti e redatte con un linguaggio informale e amichevole.

La social TV funziona quando genera storytelling, che innesca interazione tra gli utenti: lo spettatore diventa opinionista e può manifestare la sua affezione/disaffezione nei confronti dell’argomento trattato. L’aspetto tecnologico della Social TV deve ancora prendere piede ma è indubbio che in Italia si parli già per primi di progetti che mirano a integrare lo streaming nei social network o a inserire video in app per mobile. L’obiettivo è quello di circondare lo spettatore attivo di servizi con cui sarà più facile seguire i programmi preferiti, utilizzando lo schermo dello smartphone o del tablet o addirittura entrambi.

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Claudia Fiume

Laureata in comunicazione con una tesi sul rapporto tra il reale e l'immaginario nel cinema, ho collaborato per alcune testate online come web content editor. Collezionista di immagini sul desktop e di ricettari disordinati su cui annotare imprese culinarie più o meno riuscite. Quando non faccio niente di tutto questo, twitto in modo compulsivo di tv, attualità e social media. Su THE HORSEMOON POST scrivo di tutto questo, ma anche di cinema e lifestyle.