Nuova Sars, tre casi in Italia, una decina i positivi al test

Un uomo di 45 anni, la nipotina di un anno e mezzo e una collega 40enne: sono questi i casi accertati infetti da Nuova Sars in Italia. I pazienti però, secondo quanto riferiscono i medici, starebbero bene. Una decina, invece, i casi risultati positivi al test per la Mers CoV.

Sars

FIRENZE – Sono tre i casi infetti dalla nuova Sars e una decina le persone risultate positive ai test. Questi, al momento, i dati resi noti dal ministero della Salute sui contagi del virus in Italia. Si tratta di un quarantacinquenne giordano dipendente di un albergo fiorentino, che era stato recentemente nel paese di nascita per 40 giorni, dove sembra che uno dei figli fosse affetto da una forma di influenza non bene specificata, la nipotina dell’uomo e una collega del lavoro. Un caso “importato”, quindi, e due contagi.

Al momento del ricovero, il paziente, secondo quanto conferma il Dipartimento Malattie infettive, parassitarie e immunomediate, accusava febbre alta, insufficienza respiratoria e forte tosse. L’uomo si trova adesso in isolamento presso l’ospedale di Careggi e sembrerebbe in “buone condizioni”. Ricoverata, invece, presso l’ospedale Meyer la nipote di un anno e mezzo.

Sia la bimba che la collega dell’uomo sembrerebbero star bene. “La febbre è diminuita – fa sapere l’ospedale riguardo alla piccola -, rimane in isolamento in via precauzionale”. La donna, invece, potrebbe essere dimessa a breve.

Come accade per i casi di tubercolosi, saranno inoltre rintracciati i passeggeri che hanno viaggiato vicino al paziente, attraverso il volo Amman-Vienna-Bologna, “di solito quelli di 2-3 file davanti e dietro”, spiega Emanuela Balocchini, dirigente del Settore Servizi di Prevenzione in Sanità Pubblica della regione toscana.

Come si legge in una nota, la trasmissione interumana d’infezione da Mers CoV o Coronavirus, meglio nota come Nuova Sars, “sembra essere possibile quasi esclusivamente laddove si sono verificati contatti stretti e prolungati come per esempio nell’ambito di un nucleo familiare o in una corsia ospedaliera. Per quanto riguarda i viaggi internazionali e le rotte commerciali, l’Organizzazione Mondiale della Sanità non raccomanda test né altre restrizioni ai viaggiatori all’ingresso nei Paesi membri della Regione Europea”.

Secondo quanto reso noto dal Ministero, la situazione è monitorata con attenzione in raccordo con le autorità sanitarie della Toscana. “Per la prevenzione delle infezioni respiratorie valgono le normali misure igieniche raccomandate per l’influenza (frequente lavaggio delle mani, coprirsi la bocca con un fazzoletto quando si starnutisce, etc.) e che informazioni in proposito sono reperibili sul sito del Ministero della Salute”.

Ed è attiva, intanto, da venerdì scorso l’unità di crisi nel capoluogo toscano, costituita da tecnici dell’assessorato al Diritto alla salute, delle due aziende ospedaliero-universitarie di Careggi e del Meyer e dell’azienda sanitaria 10 di Firenze. E sono una cinquantina complessivamente i “sorvegliati”, tra parenti e colleghi dei ricoverati. Numerose le informazioni e le segnalazioni di eventuali sintomi a loro riservate.

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