I talebani rivendicano l’attacco contro gli italiani

Gesto eroico di un undicenne, dicono i talebani. Criminali contro l’Umanità

20130608-giuseppe-la-rosa780x530

I talebani hanno rivendicato l’attacco di questa mattina, costato la vita al capitano Giuseppe La Rosa, 31 anni, in forza al 3° Reggimento Bersaglieri della Brigata Sassari, e il ferimento di altri militari dell’82° Reggimento Fanteria Torino di Barletta e dell’8° Reggimento Bersaglieri della Brigata Folgore.

Il portavoce dei talebani, Qari Yousef Ahmadi, ha dichiarato che l’autore dell’attacco contro il Lince italiano è un bambino di 11 anni, contrariamente a quanto dichiarato in precedenza dal governatore di Farah, Abdul Rahman Zhawandai, che aveva citato testimoni oculari.

L’azione, secondo il terrorista afghano, sarebbe stata compiuta da un «coraggioso, eroico ragazzino afghano di 11 anni che ha lanciato la granata», parole che si commentano da se e che dovrebbero aprire gli occhi a quanti sono contrari all’azione dell’ISAF (International Security Assistance Force). Aver strumentalizzato un bambino di 11 anni è un crimine contro l’umanità.

La salma di Giuseppe La Rosa tornerà in patria lunedì prossimo, mentre sui social network si moltiplicano i post sul suo profilo. La famiglia è rinchiusa a casa, a Barcellona Pozzo di Gotto, nel proprio dolore, assistita da psicologi dell’Esercito.

Ancora un tributo di sangue per riportare la libertà a un Paese stretto tra l’incudine del terrorismo islamista e la corruzione di chi sta al potere. Un Paese in cui le bambine vengono vendute da piccole come spose a uomini (…) adulti, ridotte in schiavitù, costrette a non andare a scuola, nel nome di una superiorità di genere affermata da una lettura oscurantista del Corano, come affermano i musulmani moderati, che poi sono i secolarizzati come è avvenuto nel corso del tempo in Occidente ai cristiani.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

20130424_TW@horsemoonpost

L’Inno della Brigata Sassari: Dimonios!

 

Il “Silenzio d’ordinanza”, nostro omaggio al Capitano Giuseppe La Rosa e a tutti i caduti per la Libertà (italiani e non)