Sebastian Vettel torna in pole nelle qualifiche del GP del Canada disturbate dalla pioggia intermittente

Hamilton affianca la Red Bull in prima fila, ma in seconda c’è un debutto speciale: Valtteri Bottas, straordinario interprete della Williams con la pista umida. Alonso solo sesto, Massa sbatte in Q2 e parte sedicesimo

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Sebastian Vettel ha conquistato la pole nelle qualifiche del Gran Premio del Canada, portando la sua Red Bull davanti a tutti e sfruttando le virtù di carico aerodinamico della monoposto progettata da Adrian Newey. Alle spalle del tre volte campione del mondo si è classificato Lewis Hamilton, a meno di un decimo, che ha portato ancora in prima fila una Mercedes. Ma la sorpresa della giornata è Valtteri Bottas, che ha sfruttato la mutevolezza della pioggia, agguantando un terzo tempo durante una fase meno bagnata della pista. I quasi cinque decimi di distacco dal vertice non sono veritieri, ma questo importa solo in parte. Intanto il finlandese della Williams ha onorato l’appellativo di “pilota”, un aspetto di non scarso rilievo.

A fianco alla Williams di Bottasi prenderà il via Nico Rosberg, sulla seconda Mercedes, che ha preceduto l’altra Red Bull di Mark Webber e la prima Ferrari di Fernando Alonso. Quarta fila per Jean-Eric Vergne e Adrian Sutil, che ha inteso festeggiare come meritava il 100° gran premio della Force India. Quinta fila per Räikkönen e Ricciardo.

Nota negativa per Massa, sulle barriere alla curva 4, ma per un peccato assai veniale nelle condizioni di bagnato in cui si sono svolte le qualifiche; un errore di frenata lo ha portato a mettere le ruote sulla riga bianca esterna, il botto è stato inevitabile. Anche per Grosjean matita rossa: lo svizzero-francese non è riuscito a portare la sua Lotus oltre il 19° tempo. Considerato che dovrà scontare le dieci posizioni di penalità in griglia, è facile prevedere che alla Lotus lo faranno partire dalla pit lane, sostituendo tutto il sostituibile, soprattutto in caso di pista asciutta.

Sembra infatti che, a differenza delle libere e delle qualifiche, la gara dovrebbe svolgersi con pista asciutta. Ma in Canada il pilota più concentrato – forse più  di quelli in gara – è sempre Bernard Maylander, pilota della Safety Car. L’auto di sicurezza festeggia a Montreal i 40 anni di adozione: la prima volta fu proprio al GP del Canada del 1973, sul circuito di Mosport. Era una Porsche 914/6, mentre oggi la Mercedes collabora con la F1 e con Ecclestone curando anche tutti i mezzi di servizio e di supporto logistico.

Il risultato non esaltante di Alonso e della Ferrari potrebbe anche essere frutto di una scelta precisa in funzione della gara. Un assetto meno carico, in un circuito che sull’asciutto premia velocità e frenata, potrebbe essere la chiave vincente per il gran premio.

Delusione in casa McLaren, dove però un ragionamento analogo forse non è possibile, visto il gap di prestazioni finora denunciato dalla MP4/28. La gara di domani dirà molto anche sotto questo aspetto.

Grande giornata per Bottas, come detto, e per le due Toro Rosso motorizzate Ferrari, con Vergne settimo e Ricciardo decimo. Tre motori di Maranello nei primi dieci sono sempre un bel risultato.

Per Vettel la pista asciutta prevista per domani non è il massimo, ma la partenza a Montreal rende possibile i sorpassi, con conseguenze spesso impreviste. In caso di pista umida, la migliore resa aerodinamica della Red Bull lo proietterebbe al quel successo mai conquistato qui. Intanto, con la terza pole stagionale è arrivato a quota 39 in tutta la carriera. Un gran risultato.

Q2 complicate, con Felipe Massa che a due minuti dal termine metteva le ruote di sinistra sulla riga bianca delimitante la pista e l’uscita di strada prima della curva 4 risultava inevitabile. La posizione della monoposto rendeva obbligatoria la sospensione delle qualifiche con bandiera rossa. Fino a quel punto il plotone era guidato da Webber, davanti a Vettel, Bottas, Rosberg. Alonso (fino a poco prima in tredicesima posizione), Räikkönen, Vergne, Hamilton, Perez, Hülkemberg (ultimo della Top Ten). Teoricamente esclusi Maldonado, Button, Ricciardo, Gutierrez, Massa (che comunque non avrebbe potuto rientrare, per i danni alla sua F138) e Sutil. Alla ripresa, dopo tre minuti, ai piloti in pista restavano praticamente un giro di lancio e un giro cronometrato, con la pista leggermente più asciutta, visto che la pioggia aveva smesso di cadere proprio nel momento in cui era stata esposta la bandiera rossa. Solo Hamilton, Sutil e Ricciardo riuscivano a migliorarsi, con le due Red Bull – forse sentendosi sicure – che non riuscivano a completare il giro lanciato. La fine della seconda manche vedeva al comando Hamilton davanti a Webber, Vettel, Bottas (miglior qualifica della carriera), Rosberg, Vergne, Räikkönen, Alonso, Sutil e Ricciardo, che portava anche la seconda Toro Rosso in Q3. Eliminati Hülkemberg, Perez, Maldonado, Button, Gutierrez e Massa (anche per via dell’incidente). Anche le due McLaren fuori dalla lotta per la pole era una sorpresa.

In Q1, sorpresa per l’eliminazione di Paul di Resta (17° tempo) e Romain Grosjean (19°), sorpresi dall’aumento della pioggia che ha rallentato molto la pista. Eliminati anche Pic (18°), Bianchi, Chilton e van der Garde. Miglior tempo nella prima manche per Vettel (1’22’’318), che ha compiuto un giro perfetto con la gomma intermedia (banda verde), ma nella roulette del tempo, con alle spalle Alonso, staccato di oltre nove decimi, il compagno di squadra Webber, il sorprendente Bottas (prima che si rimettesse a piovere), Massa, Hamilton, Rosberg (autore di un pericoloso testa coda proprio alla fine del turno, tra le curve 1 e 2), Hülkemberg, Button e Vergne, ultimo della Top Ten. Perez, undicesimo, si metteva dietro Gutierrez, Räikkönen, Sutil e Ricciardo. Lungo di Alonso a metà eliminatoria alla curva 1, con pericoloso avvicinamento dell’erba all’esterno della seconda piega. Per fortuna lo spagnolo è riuscito a evitare di mettere le gomme di sinistra sul manto bagnato.

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F1, Gran Premio del Canada – Risultato delle Qualifiche

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L’analisi tecnica Pirelli del circuito “Gilles Villeneuve”, a cura di Mario Isola

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.