Giovanni Moceri e Daniele Bonetti vincono il XXIII Giro di Sicilia

Al secondo posto i coniugi Cané, plurivincitori della 1000 Miglia. Al terzo Angelo e Silvia Accardo

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Giovanni Moceri, medico di Campobello di Mazara, e Daniele Bonetti, reporter di Desenzano del Garda, hanno vinto la Ventitreesima edizione del Giro di Sicilia, manifestazione ASI-FIVA organizzata dal Veteran Car Club Panormus e Sfere. Al secondo posto i coniugi Giuliano e Lucia Canè, storici plurivincitori della 1000 Miglia. I primi due gradini del podio sono stati appannaggio del Team Loro Piana, mentre sul terzo gradino sono saliti Angelo Accardo e Silvia Accardo del Club Sartarelli di Trapani.

La vittoria dell’equipaggio da “Italia unita” è maturata nell’ultima tappa, che ha portato la mini-carovana della corsa siciliana da Acireale a Santa Flavia, alle porte del capoluogo isolano. Il medico mazzarese, coadiuvato dal reporter lombardo, dopo due tappe passate al secondo posto, sono andati all’attacco con la perizia necessaria alle competizioni di regolarità, sorpassando in classifica il 10 volte vincitore della 1000 Miglia Giuliano Canè, issandosi al comando della gara alla guida della loro Alfa Romeo GT 1300 Junior del 1967.

20130609-Canè300x250Nonostante il sorpasso, il bolognese Giuliano Canè non ha mollato fino all’ultimo, coadiuvato dalla moglie, Lucia Galliani a bordo di una Porsche 356 A/1600 del 1959, mantenendo saldo il secondo posto. Moceri e Canè fanno parte del Team Loro Piana, che ha piazzato diversi piloti nella Top Ten finale. Sorpresa al terzo posto della classifica generale dove si è piazzato il giovane socio del Club Sartarelli di Trapani Angelo Accardo, accompagnato da Silvia Accardo, su Triumph Spitfire MKIII del ’70.

La classifica finale è veritiera, considerato che i primi tre sul podio – in termini di penalità totali – rappresentano la reale prestazione, perché il risultato non sarebbe cambiato anche se le vetture fossero state con medesimo coefficiente.

Decisive per Giovanni Moceri e Daniele Bonetti le ultime prove cronometrate effettuate nell’ultima giornata di gara, con lo spettacolare passaggio sull’Etna, che ha visto gareggiare le vetture nei pressi del Rifugio Sapienza, un spettacolo naturale a più sfaccettature per il nutrito pubblico e per i concorrenti: il Vulcano da una parte, l’immensa valle sottostante, il mar Ionio in lontananza. Uno scenario meraviglioso per gli occhi e la mente degli appassionati di automobili, che hanno potuto vedere le bellezze da museo del motore sfilare per le strade siciliane.

Le vetture, dopo il superamento dei Nebrodi, hanno poi effettuato ulteriori prove sul lungomare di Sant’Agata di Militello, per giungere infine a Buonfornello, luogo simbolo dell’antica tradizione automobilistica siciliana, sotto il vaglio dei Cronometristi ASI guidati da Alessandro Stentella.

A Giovanni Moceri è andato anche il Memorial Filippo Levatino dedicato alla memoria dello storico direttore di gara del Giro di Sicilia consegnato dalla moglie e dalla figlia del “sergente di ferro” – come veniva spesso chiamato Levatino, storico direttore di gara del “Giro”, scomparso di recente – al giovane medico di Campobello di Mazara.

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.