Un alieno chiamato uomo, ecco come saremo tra 100mila anni

Come sarà l’uomo del futuro?”. A cercare di dare una risposta all’interrogativo Alan Kwan e Nickolay Lamm, ricercatori che mettendo insieme la loro passione per la genomica, l’arte e la tecnologia hanno prodotto una serie di immagini che mostrano come si evolveranno gli uomini tra 100mila anni.

20130611-uomo-fra-100mila-anni_780x532_did

Pelle scura, testa gigantesca e occhi grandi e rotondi: sarà questa la fisionomia dell’uomo del futuro. Ad affermarlo Alan Kwan, dottore di ricerca in genomica computazionale presso l’Università di Washington e Nickolay Lamm artista, ricercatore e appassionato di tecnologia di MyVoucherCodes.co.uk.

I due, infatti, hanno provato a dare una risposta alla domanda che si pongono in tanti – “Come saremo tra 100 mila anni?” – e hanno dato vita ad una serie di immagini, pubblicate sul blog di Lamm, che mostrano la probabile evoluzione dell’uomo.

Il destino del volto umano sarà sempre più determinato dai gusti umani“, ha scritto il dottor Kwan. Secondo lo studioso, infatti, la genetica si spingerà oltre e i genitori saranno in grado di scegliere la composizione genetica dei figli e decretarne il colore dei capelli, degli occhi e la fisionomia. “In passato – sostiene l’esperto – le nostre facce sono cambiate oltre ogni immaginazione: un mix di evoluzione e ingegneria genetica che ha consentito alla società di unire la biologia umana a nuovi bisogni e sarà così anche nell’evoluzione futura della specie umana”.

Come il volto e la corporatura umana è cambiata nel corso dei secoli, così è probabile, dunque, che ulteriori mutamenti avvengano negli anni a seguire. E l’uomo e la donna del futuro avranno un cranio enorme per ospitare un cervello di dimensioni sempre più grandi, occhi in grado di adattarsi ad ambienti molto luminosi, come quelli dei pianeti che un giorno potrà conquistare. Le palpebre, inoltre, saranno più spesse e le sopracciglia più pronunciate “per alleviare gli effetti dannosi delle radiazioni UV, che saranno molto più forti al di fuori dello strato di ozono che protegge la Terra”.

Riguardo invece al cambiamento di gradazione del colore della pelle, Kwan sostiene che “saremo tutti più scuri per alleviare gli effetti dannosi delle radiazioni UV, che saranno molto più forti al di fuori dello strato di ozono che protegge la Terra”.

Se oggi determinate capacità vengono considerate fantascientifiche, un giorno la capacità visiva degli esseri umani sarà molto più sviluppata. Gli uomini, che abiteranno ambienti sempre più lontani dal Sole, saranno in grado di avere una migliore visione notturna e saranno dotati di una membrana che, insieme alla capacità di “battere gli occhi lateralmente” permetterà di proteggere gli occhi dai raggi cosmici.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

20130424_TWRosalia Bonfardino