È morto a Roma Emilio Colombo, l’ultimo dei costituenti del 1946

Il senatore a vita aveva 93 anni. Più volte presidente del Consiglio e ministro, fu anche presidente del Parlamento Europeo. Con la sua scomparsa si chiude un’epoca.

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Ieri sera è morto a Roma il senatore a vita Emilio Colombo, l’ultimo dei padri costituenti italiani. Aveva 93 anni. Nato a Potenza l’11 aprile 1920, Colombo rappresentò una delle figure chiave della politica del Paese nel dopoguerra, con ruoli eminenti nella Democrazia Cristiana e nelle istituzioni repubblicane, che ne fecero una sorta di ‘dominus’, soprattutto in Basilicata, sua terra d’origine, dove per decenni si disse realisticamente “non si muove foglia senza che Colombo non voglia”.

Laureato in giurisprudenza, esponente della Gioventù dell’Azione Cattolica – vera fucina di personalità che hanno costituito la spina dorsale della classe dirigente italiana – Colombo ebbe incarichi di grande rilievo istituzionale.

A soli 26 anni Emilio Colombo fu eletto all’Assemblea Costituente. Nel 1948 arrivò l’elezione a deputato, con oltre 52mila voti, il doppio di quelli che aveva ricevuto per l’elezione alla Costituente. Una carriera tutta in ascesa, fino ad approdare nell’agosto 1970 a Palazzo Chigi come presidente del Consiglio. Ruolo che ricoprì fino al febbraio del 1972.

In precedenza era stato più volte ministro – all’Agricoltura e foreste, Industria e commercio, Commercio, Tesoro, Esteri – e altre volte sottosegretario – come all’Agricoltura e ai Lavori pubblici – tutti settori chiave nella creazione di una fitta rete di rapporti locali e clientelari.

In Europa Colombo ebbe un ruolo importante nei negoziati con la Francia all’epoca della politica della ‘sedia vuota’ inaugurata da De Gaulle. Clamoroso il consenso nel 1979, quando fu rieletto al Parlamento europeo: circa un milione di voti di preferenza.

Colombo è stato presidente del Parlamento europeo nel 1977 e riconfermato nel 1979, anno in cui gli fu assegnato il Premio Carlo Magno ad Aachen (Aquisgrana), attribuito ogni anno all’uomo politico che contribuisce di più al processo d’integrazione europea. Nel 2001 subì lo smacco della mancata rielezione al Parlamento, candidato come indipendente con Democrazia Europea (il movimento politico fondato da Sergio d’Antoni e Vito Riggio). Nel gennaio 2003 l’allora presidente della Repubblica Carlo azeglio Ciampi lo nominò senatore a vita.

Di recente l’ultimo passaggio istituzionale di Emilio Colombo, quando ha presieduto da senatore più anziano la prima seduta post-elezioni di palazzo Madama.

Non si conosce ancora la data del funerale, né se saranno celebrati nella forma di Stato.

(notizia in aggiornamento)

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