Prevedere l’asma con un test genetico

Predire l’asma bronchiale e i suoi eventuali sviluppi. È quanto sono riusciti a fare dei ricercatori della Duke University in Nuova Zelanda, attraverso uno studio condotto su 880 pazienti, classe 1972/73.

asma

NUOVA ZELANDA – Un test genetico per prevedere l’asma e la gravità della sua futura manifestazione. È quanto è stato messo a punto da un gruppo di ricercatori della Duke University in Nuova Zelanda, attraverso uno studio pubblicato sulla rivista The Lancet.

Patologia che colpisce milioni di persone in tutto il mondo e 3,5 solo in Italia, l’asma bronchiale cresce di anno in anno, ma sono soprattutto i giovani la fetta di popolazione maggiormente colpita. Ed è proprio su bambini oggi quarantenni (classe 1972-3) che è stata condotta la ricerca degli scienziati della North Carolina.

Sarebbero ben 15 le posizione separati del genoma umano associate allo sviluppo della malattia delle vie respiratorie. A permettere la scoperta uno studio condotto su 880 persone sottoposte a controlli nel corso degli anni per controllare l’eventuale sviluppo ed evolversi della malattia.

Gli scienziati hanno appurato che i bambini che presentavano un più alto rischio genetico di essere affetti da asma nel corso della vita, sono proprio coloro che negli anni hanno sviluppato forme di asma più gravi. Inoltre, per i giovani con un più alto rischio genetico aumentava del ben 36% la probabilità che la malattia non scomparisse nel corso degli anni.

Sebbene sia ancora presto per cantar vittoria, il test genetico e le sue future evoluzioni potrebbero essere il primo passo per capire meglio la fenomenologia dell’asma, spingendo la ricerca a trovare soluzioni per prevenire la malattia.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

20130424_TWRosalia Bonfardino