Al via i saldi estivi, ecco i consigli di Confcommercio

Iniziata in anticipo il 2 luglio in Campania, Molise e Basilicata, la stagione dei saldi prenderà il via domani in tutto il resto della penisola. Secondo Federconsumatori ogni famiglia la spesa media di ogni famiglia si attesterà a circa 117 euro.

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È settimana di saldi in tutta la penisola. La stagione degli sconti estivi prenderà ufficialmente il via domani in quasi tutta Italia, ad eccezione di Campania, Basilicata e Molise dove è già partita il 2 luglio. Si comincerà sin da subito con sconti fino al 50% rispetto ai prezzi da cartellino, per cercare di risanare la situazione economica drammatica di questi primi sei mesi dell’anno.

“Abbigliamento e calzature dovrebbero essere i settori più colpiti dalla contrazione della domanda, anche perchè sono i beni più coinvolti nei saldi – fanno sapere dal Codacons -. Negli ultimi 5 anni c’è stato un dimezzamento del budget che i cittadini dedicano ai saldi. Secondo Confcommercio, la spesa media di ogni famiglia si aggirerà intorno ai 229 euro, ovvero meno di 100 euro a testa, per un totale di 3,6 miliardi di euro”. Ma per Federconsumatori e Adusbef “le stime di Confcommercio sulla spesa che le famiglie italiane effettueranno durante la stagione estiva dei saldi” sono “decisamente sovrastimate”. Come “emerso dall’indagine a campione effettuata dall’Osservatorio Nazionale Federconsumatori, infatti – si rileva in una nota – le vendite a saldo quest’anno registreranno un calo dell’8-9%. Solo una famiglia su tre acquisterà a saldo, con una spesa che si attesterà a circa 117 euro a famiglia, con un giro di affari di circa 1 miliardo (per la precisione 936 milioni di euro)”.

Per quanto concerne la durata dei saldi, si passerà da un minimo di sei settimane a un massimo di sessanta giorni, con variazioni da regione a regione. “Saranno una grande occasione sia per i commercianti sia per i clienti”, sostiene Roberto Manzoni, presidente di Fismo-Confesercenti, l’associazione di categoria degli esercenti moda Confesercenti. Secondo le rivelazioni della Fismo-Confesercenti “questa tornata delle vendite di fine stagione – continua Manzoni – dovrebbe vedere la partecipazione di circa l’80% delle 135mila imprese della distribuzione tessile e dell’abbigliamento, per un totale di circa 108mila esercizi”.

E per non incorrere in truffe la Confcommercio dispensa dei consigli e dei moniti per commercianti e acquirenti:

1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (come dice il codice civile all’articolo 1519). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato. Il compratore è però tenuto a denunciare il vizio del capo entro due mesi dalla data della scoperta del difetto.

2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.

3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante qualora sia esposto nel punto vendita l’adesivo che attesta la relativa convenzione.

4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo. Tuttavia nulla vieta di porre in vendita anche capi appartenenti non alla stagione in corso. Sul punto precisano le associazioni dei Consumatori, che invitano a “diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non vi consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%” sottolineando che “i prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, ma dell’anno in corso, e non delle stagioni passate. La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma dovrà essere venduta separatamente”.

5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e il prezzo finale.

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