Nelle libere al Nürburgring i piloti hanno testato le gomme posteriori modificate. Pirelli, 100 anni di vittorie in pista

La Pirelli ha reagito con prontezza alla crisi di Silverstone, quasi imponendo modifiche regolamentari e il ritorno dei test. Il 12 luglio 1913 la prima vittoria Pirelli in circuito

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Sul circuito del Nürburgring la Pirelli ha portato gomme posteriori modificate, in modo da ovviare ai problemi presentatisi a Silverstone. Oggi, entrambe le sessioni di prove libere si sono svolte in condizioni meteo asciutte, per la prima volta dal mese maggio: l’ultima volta era accaduto a Monaco, il giovedì. Questo ha permesso ai team di testare a fondo i nuovi pneumatici posteriori con struttura in fibra aramidica, (Kevlar), che saranno utilizzati questo fine settimana, dopo essere stati utilizzati anche nelle prove libere del Gran premio del Canada. Nel secondo turno la temperatura ambientale era di 20 gradi centigradi e quella dell’asfalto di 28 gradi centigradi, circostanza che ha consentito di verificare la tenuta delle gomme in condizioni di estrema sicurezza.

I piloti hanno utilizzato entrambe le sessioni per valutare la nuova costruzione della copertura posteriore, caratterizzata appunto da una cintura in Kevlar, in luogo di aramide al posto di quella in acciaio. Le gomme anteriori sono rimaste invariate.

Al mattino, le squadre hanno utilizzato solo la mescola media e hanno provato la mescola morbida solo nel pomeriggio. Il lavoro si è concentrato nel provare entrambe le mescole con diversi carichi di benzina, per valutare l’effetto del peso della vettura e la temperatura della pista sui tempi sul giro. Questa informazione è utile per elaborare una strategia sia per le qualifiche che per la gara.

Nella seconda parte del secondo turno, le squadre si sono concentrate sui long run, come parte della loro simulazione di gara.

«Oggi, i piloti hanno avuto la possibilità di provare entrambe le mescole con la nuova struttura. È stata una sessione positiva e la maggior parte dei team ha lavorato molto» ha dichiarato Paul Hembery, direttore Motorsport Pirelli. «Per la mescola soft abbiamo assistito a livelli abbastanza elevati di degrado, ma si tratta di uno pneumatico molto veloce che, domani, dovrebbe essere scelto come gomma da qualifica, mentre la medium è ideale come gomma da gara. Il divario di prestazioni tra le due mescole è di circa un secondo e mezzo, mentre per quanto riguarda le strategie potremmo aspettarci una gara a due pit stop» ha spiegato Hembery.

Intanto, quasi 100 anni la Pirelli vinceva un’importante gara in circuito. Accadeva ad Amiens, in Picardia, il 12 luglio 1913: Georges Boillot vinse il Gran premio di Francia con una Peugeot 5,6 litri equipaggiata con pneumatici Pirelli. Al secondo posto Jules Goux, sempre alla guida di una Peugeot gommata Pirelli.

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Mario Isola illustra l’analisi della Pirelli sul circuito del Nürburgring