Malesia, scolari non musulmani costretti a mangiare nelle toilette durante il Ramadan

Il gesto di segregazione condannato anche da politici e da musulmani. “La nostra religione non ordina questo”. Ma nei Paesi islamici vi sono divieti di assumere cibo nel periodo di digiuno anche per i non musulmani

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Kuala Lumpur – Un fatto di grave segregazione emerge oggi nelle cronache internazionali. I bambini non musulmani di una scuola elementare sono stati costretti a mangiare nell’atrio delle docce e dei gabinetti, mentre i loro compagni di classe digiunavano, nel rispetto degli obblighi rituali del Ramadan. Ne dà notizia l’agenzia di stampa cattolica AsiaNews.

Le foto di bambini di etnia cinese e indiana (di solito cristiani o indù) sono state diffuse su internet da una delle madri, Guneswari Kelly e hanno provocato una forte reazione anche da parte di politici e musulmani, che condannano questa allocazione del tutto fuori luogo e poco igienica.

La scuola in questione è la Seri Pristana, situata nella periferia di Kuala Lumpur. Secondo Guneswari Kelly, lo staff della scuola ha ordinato ai bambini non musulmani di mangiare nell’atrio delle docce e dei gabinetti, non la sala mensa. La donna si domanda: «è giusto per una scuola nazionale, la Seri Pristana, trattare i nostri bambini non musulmani in questo modo durante il mese del digiuno?».

20130724-malesia-ramadan-toilet-scuola-7_780x470Sui fatti è intervenuto il governo federale attraverso Muhyiddin Yassin, vice primo ministro e responsabile dell’educazione, che ha ordinato un’inchiesta e ha promesso di prendere provvedimenti. Dai responsabili della scuola, invece, nessuna dichiarazione.  Jehan Bakar, una avvocato musulmana e madre di due bambini, ha detto di essere «inorridita» per la segregazione dei piccoli non musulmani. «La nostra religione – ha aggiunto – non ordina questo».

In effetti l’islam non chiede ai non musulmani di digiunare o di nascondersi, ma in molti Paesi islamici ai cristiani, indù o persone di altre religioni viene richiesto – talvolta imposto – di non mangiare in pubblico o addirittura si proibisce loro di mangiare durante il periodo del digiuno, che va dall’alba fino al tramonto.

In Malaysia si registrano spesso segni di insofferenza verso le regole islamiche applicate in modo molto restrittivo. Nelle scorse settimane una coppia di cinesi è stata accusata di sedizione, perché ha postato su internet un augurio di buon Ramadan che li mostrava mentre mangiavano carne di maiale, proibita dall’islam.

Nel 2010, la preside di una scuola secondaria nello Stato di Kedah ha accusato gli studenti di etnia cinese di essere insensibili verso i loro compagni di classe musulmani, perché mangiavano nella scuola durante il Ramadan. In più, ella li ha spinti a “ritornare in Cina” se non sapevano rispettare la cultura delle altre etnie.

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