Arriva dall’Olanda un hamburger di cellule staminali

Un esperimento condotto dall’Università di Maastricht e destinato a far discutere. Si tratta di un hamburger prodotto senza la macellazione di animali ma a partire dalle cellule staminali prelevate dal collo di un bovino.

Carne Artificiale

Il primo hamburger di carne prodotto senza carne. Non è fantascienza ma il frutto di un esperimento condotto dai ricercatori guidati da Mark Post, scienziato dell’università olandese di Maastricht.

Si tratta di un hamburger preparato attraverso le staminali estratte dal collo di una mucca. Non è servito, dunque, uccidere nessun bovino per realizzarlo, ma soltanto cellule miosatelliti, solitamente usate dall’organismo per riparare le lesioni muscoli e circa 290mila euro.

Per il sì definitivo bisognerà aspettare solo quattro giorni. Il 5 agosto, infatti, lo speciale hamburger sarà presentato ufficialmente a Londra e assaggiato per dare il via alla sua eventuale produzione. Prima, però, di trovarlo sugli scaffali dei supermercati occorrerà, però, aspettare almeno dieci anni.

Intanto, però, Mark Post garantisce per lui e fa sapere che il suo hamburger ha un buon sapore, molto simile a quelli consueti.

Un esperimento che potrebbe mettere d’accordo vegetariani, ambientalisti e carnivori, sebbene in tanti potrebbero non vedere di buon occhio il nuovo esperimento poiché prodotto sempre a partire da cellule di origine animale.

E se già in tanti oggi scelgono di non mangiare la carne non solo per una scelta etica ma per i suoi possibili effetti cancerogeni, in quanti saranno disposti ad accettare di vedere sui propri piatti della finta carne ottenuta ingannando le staminali dei muscoli? Per non parlare del fatto che in pochi potranno permettersela.

La Coldiretti, intanto, parla chiaro: tre italiani su quattro non mangerebbero questo hamburger neanche se cucinato da uno chef famoso e le innovazioni nel settore alimentare dovrebbero seguire la strada della naturalità.

I ricercatori, però, sono comunque propositivi e ritengono che questo progetto potrà essere la soluzione al problema della fame nel mondo e a quello degli allevamenti intensivi.

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