Ricciardo, un “italiano” alla Red Bull nel 2014. Cosa cambia nel mercato piloti? Alonso “babbìa” su twitter…

Il siculo-australiano Daniel Ricciardo l’unico pilota con sangue italiano in F1. Nel 2014, per tre anni, guiderà la monoposto più veloce del Circus, con un obiettivo: succedere a Sebastian Vettel. Roba da far venire la pelle d’oca! Alla Ferrari si dà per certo l’arrivo di Räikkönen al posto di…chi? Massa si sente sicuro, Alonso fa il troll sui social, ma dopo Singapore potrebbe già essere tutto più chiaro

20130903-daniel-ricciardo-2014-680x457 Daniel Ricciardo cambierà nel 2014 la sua monoposto: da una denominazione in italiano al brand originale in inglese, da Toro Rosso a Red Bull. Svelato finalmente il mistero di pulcinella del Circus della F1, sul secondo sedile del team di Milton Keynes, in sostituzione di Mark Webber, che a fine stagione cambierà disciplina e raggiungerà la Porsche nel Mondiale Endurance.

Il nome dell’australiano – di padre messinese e madre calabrese (di Reggio Calabria) – era già stato associato da tempo, poi però erano emersi i nome di Kimi Räikkönen e perfino quello di Fernando Alonso, il cui manager era stato visto discutere all’hospitality dei “bibitari” nel paddock di Silverstone.

Il successo dell’australiano è annunciato, perché – come traspare dalle parole di Helmut Marko, eminenza grigia del programma giovani piloti della Red Bull – da metà 2014 il team si aspetta che Ricciardo impensierisca Vettel: un modo “originale” per dare senso alla barca di soldi investiti e che finora ha prodotto solo il tricampione del mondo in carica.

Ecco il video della Red Bull che ha “ufficializzato” Daniel Ricciardo seconda guida per il 2014

In realtà solo Räikkönen avrebbe potuto guidare quella monoposto, perché in grado di sganciarsi dalla Lotus, cui peraltro ancora non risulta legato per la prossima stagione. Alonso solo in una prospettiva di lungo termine potrebbe approdare alla corte di Chris Horner, visto che il contratto con la Ferrari è blindato almeno fino al 2015. Tranne l’ipotesi lanciata da noi ieri, che però sarebbe molto nociva per l’immagine del pilota spagnolo.

Peraltro il pilota spagnolo quale ha mostrato notevoli doti di … troll nel web… (babbìare in siciliano significa “scherzare, prendere in giro, turlupinare“, ndr), visto quel tweet criptico con cui annunciava importanti novità. E “queste novità” sembrerebbe consistessero nella decisione di acquisire una squadra di ciclismo, il Cycling Team Pro Baschi (BCPT), una specie di “nazionale” basca di ciclismo. A meno che non sia stata un’azione diversiva, ma lo vedremo di certo fra non molto, se è vero quel che ha dichiarato nei giorni scorsi Stefano Domenicali, team principal della Scuderia Ferrari.

«Settembre è il mese in cui inizieremo a spostarci sulla vettura 2014 che sarà molto complesso, ovviamente però il tutto in base alla situazione del campionato – ha affermato Domenicali – I top team hanno capito che se vogliono essere una forza nel 2014 devono iniziare il più presto possibile a dedicarsi al nuovo progetto, tuttavia è una questione molto complessa specialmente per i big. Potremmo vedere delle grandi sorprese. A mio parere sarà il più grande cambiamento nella storia della F1, dunque è importante essere nella direzione giusta altrimenti tutto è perso».

Se così fosse, una indiretta ammissione di “bandiera bianca” per la lotta al titolo. Dopo il GP di Singapore quindi ci si potrà aspettare anche una mossa a sorpresa da parte del pilota di Oviedo, se sono vere due circostanze.

La prima è che Kimi Räikkönen ancora non è stato confermato alla Lotus, che lo starebbe tempestando di assicurazioni tecniche, piuttosto che di assicurazioni finanziarie sul futuro del team, peraltro in via di raggiungimento, se si conclude positivamente l’operazione con la società finanziaria Infiniti Group di Abu Dhabi. Da un altro punto di vista, fonti di solito ben informate – come il settimanale “Autosprint” – danno per fatto l’accordo tra il pilota finlandese e la Scuderia Ferrari, per un ritorno a Maranello.

Tuttavia, Stefano Domenicali nei giorni scorsi ha dato qualche segnale in più per la riconferma di Felipe Massa, il quale dal canto suo si dice “più sereno” rispetto allo scorso anno per la riconferma anche per il 2014. «La mia scelta preferita sarebbe quella di mantenere Felipe, perché Felipe è un gran bravo ragazzo,  che si dedica molto al team, e quando ti guardi intorno non ci sono molti piloti che appena li prendi sono subito forti”, ha affermato Domenicali.

Felipe Massa ha ammesso che «la situazione l’anno scorso era peggiore di quest’anno», motivando questa valutazione con il fatto che lo scorso anno le sue performance fossero al di sotto delle sue possibilità. «Quest’anno, ho offerto una buona prestazione in quasi tutte le gare» ha poi affermato il pilota brasiliano.

In uno scenario del genere, invece che la coppia Alonso-Räikkönen, la Ferrari potrebbe ripresentare quella Massa-Räikkönen, che nel 2007 conquistò il titolo con il finlandese e l’anno successivo lo sfiorò con il brasiliano, fallendolo per sfortuna (rottura del motore all’Hungaroring) ed errori imperdonabili (pit stop del GP di Singapore). L’ammissione di aver sbagliato tutto dal 2010 in poi. Possibile?

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.