Crocetta: “Il rimpasto? Nessun bisogno di farlo”

Il presidente Rosario Crocetta, insieme a una parte della sua giunta, ha presentato a Palazzo d’Orleans i provvedimenti approvati dal governo regionale sulle città metropolitane e su altri progetti, ma non sono mancati ampi riferimenti al rimpasto: “Nessun bisogno di farlo, sarebbe deleterio soprattutto adesso“.

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“Il rimpasto? Non ne sento alcun bisogno. Ritengo positivo il lavoro di ogni assessore, alcuni hanno avuto poco tempo ma hanno fatto cose eccezionali”. Non ha dubbi, dunque, il governatore sul tanto discusso rimpasto della sua giunta che da settimane ormai è diventato un vero tormentone per governatore e assessori.

Riguardo poi alla scelta di rimettersi nelle mani del PD, il governatore ha voluto precisare di aver detto di sì a patto che “sia il partito stesso a indicare chi vuole gettare dalla torre” e che “i gruppi piccoli hanno più diritto degli altri di esprimersi dal momento che non hanno assessori in giunta”.

Ma ancora: “Se il PD dovesse chiedermi di eliminare dalla giunta la Scilabra vorrebbe dire che ha intenzione di decelerare la riforma della Formazione che condurrà all’abolizione degli enti. Stessa cosa per l’assessore Bianchi con il quale stiamo lavorando al bilancio e Finanziaria. Se lo facesse non darebbe un bel segnale, perché vorrebbe dire che gli interessano più i propri equilibri del futuro dei siciliani”.

Riguardo, poi, alla possibilità di estromettere dalla giunta l’assessore Stancheris, Crocetta ha stoccato: “Leggo poi ogni giorno di assessori che vorrei cambiare. Per questo sono entrato stretto stretto all’assessore Stancheris. Siamo una coppia di fatto. E, comunque, non vedo il motivo per cui dovrei cambiare un assessore che si è insediato solo da tre mesi”.

Un confronto serratissimo quello di oggi a Palazzo d’Orleans tra governatore e assessori che si sono passati la palla per discutere dei provvedimenti approvati ieri dal governo regionale. “Oggi invieremo all’Ars – ha esordito Crocetta – il disegno di legge già approvato nei primi di agosto sui liberi consorzi dei comuni, sulle province e sul nuovo disegno di legge sulle città metropolitane”.

Un disegno di legge, quello approvato ieri, che si pone come obiettivo il riordino delle istituzioni per il governo di vasta area del Paese, attraverso l’istituzione delle città metropolitane di Catania, Messina e Palermo, come unico ente di governo in luogo degli attuali comuni e di aziende, consorzi e società e che mira a sancire il principio di autonomia sancito dallo Statuto siciliano come potere di auto-organizzazione. “Nessun Comune verrà cancellato – ha specificato Crocetta-. Ma vengono istituiti i municipi metropolitani”. A tal proposito si è espresso anche l’assessore alle Autonomie locali, Patrizia Valenti, che ha anticipato l’istituzione di un referendum per chiedere si cittadini di “esprimersi su quale sia la città metropolitana a cui vogliono appartenere”.

Tra i provvedimenti approvati ieri dall’esecutivo anche l’acquisto delle quote appartenenti alla provincia di Trapani relative all’aeroporto di Birgi, atto con cui la giunta sta acquistando delle quote che gli permetterebbero di salvare l’aeroporto di Trapani, importante anche per la sua capienza, dal momento che può ospitare fino a due milioni di passeggeri.

La società che si occupa della gestione dell’aeroporto di Birgi stava attraversando un momento di grande sofferenza – spiega l’assessore all’Economia Luca Bianchi -. Abbiamo provveduto alla sua messa in sicurezza e a riportarlo in utile. La Regione è subentrata nelle quote della Provincia a patto di intervenire sulla ricapitalizzazione, con una somma di 1,2 milioni di euro. Vi è adesso la necessità di rinnovare il contratto con Ryanair ma interverremo con attenzione per riportare un equilibrio nel bilanci”.

Bianchi ha, poi, parlato dello sblocco dei 110 milioni della Sanità e, a riguardo, ha voluto ringraziare l’assessore Borsellino e il direttore Sammartano. “Stiamo lavorando, a Roma, anche sulla possibilità di intervenire con una variazione di bilancio da mettere in atto per le emergenze”. Via libera anche al Patto dei Sindaci per le energie rinnovabili, che porterà oltre cinque miliardi di investimento e ventimila posti fissi. Deliberata anche l’aggregazione per i Comuni di Mazzarrone e Licodia Eubea al consorzio di Ragusa.

A prendere poi la parola per parlare della Foss, il giorno dopo la presentazione della nuova programmazione dell’Orchestra sinfonica siciliana, l’assessore al Turismo Michela Stancheris: “Grazie al lavoro del commissario della Foss e all’aiuto di tanti tecnici che gli hanno dato una mano anche gratuitamente, la stagione artistica della Foss non si ferma e va avanti. Stesso discorso per il teatro Bellini di Milano in cui verranno a breve pagati gli stipendi”.

Linda Vancheri, assessore alle Attività Produttive, ha invece parlato dello sblocco del bando “imprese di qualità”, fermo da quattro anni. “Potremo finanziare presto una serie di progetti delle aziende. Abbiamo sbloccato i bandi sulla infrastrutturazione delle zone industriali, pari a circa 120 milioni e abbiamo anche dato delle linee per valorizzare la tipica ceramica siciliana”. Crocetta ha poi definito il 2014 come l’anno della ceramica, anticipando di voler portare la Sicilia all’expo di Milano.

“Qualche giorno fa abbiamo incontrato i sindacati CGIL, CISL e UIL e abbiamo fornito tutte le garanzie per le 101 giornate – ha detto l’assessore a Territorio e Ambiente Mariella Lo Bello – Mancano poche risorse per il raggiungimento degli 83 milioni che erano necessari per il loro conseguimento. I settori antincendio e forestale erano stati separati ma noi crediamo che debbano lavorare insieme. I sindacati hanno espresso il loro dissenso a riguardo per questioni relative a contratto e arretrati, ma possiamo garantire che pagheremo i sei milioni necessari per il settore antincendio non appena li troveremo nel bilancio dell’assessorato all’Ambiente”.

A conclusione di conferenza, il presidente Crocetta ha arringato e salutato i presenti tornando a parlare di rimpasto: “Una cosa è cambiare alcuni assessori, un’altra l’intera giunta. È certamente mia intenzione consultare tutti i partiti a riguardo”. “Sarebbe una scelta di grande valore – ha concluso Crocetta – se, quando si propongono come assessori, si dimettessero da deputati, anche per essere coerenti riguardo alle indennità”.

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