Onorevole, ‘ndrang! Marilina Intrieri è il monumento vivente della partitocrazia che sta soffocando l’Italia

Il Garante per l’infanzia della Regione Calabria pretende il riconoscimento del titolo parlamentare, che non le tocca più. A quell’incarico giunta per meriti di competenza o per la forza dell’appartenenza politica? Il vero spread che rende distante l’Italia dal resto dell’Europa (e dell’Occidente)

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Su Marina Intrieri possono venire in mente due straordinarie scene del cinema italiano. La prima, dal “Marchese del Grillo”, con un grande Alberto Sordi

La seconda, precedente, dal celeberrimo sketch con Totò e un grande Mario Castellani, tra il viaggiatore occasionale e l’onorevole Trombetta

In entrambi i casi, la connotazione della figura della signora Intrieri sarebbe incompleta, se non fosse integrata dal dialogo con Giuseppe Cruciani a “La Zanzara” su Radio24 del 12 Settembre scorso:

La signora Marilina Intrieri è Garante dell’Infanzia della Regione Calabria. Basta leggere il curriculum vitae (che immaginiamo scritto di proprio pugno) per comprendere che l’incarico sia stato elargito più per motivi di appartenenza politica (chiamasi meccanismo partitocratico) che per strette competenze professionali, che la signora avrà, ma il primo dato – l’appartenenza – è prevalente sul secondo – la competenza. Aggiungeremmo anche l’adeguatezza istituzionale, per cui la signora andrebbe cassata senza riguardi. È l’Italia che non si riesce a spiegare all’estero. Che non si può spiegare all’estero.

La professoressa-in-quiescenza Intrieri è stata resa popolare da un suo rifiuto a riscontrare un invito inoltratole dalla Prefettura di Crotone, per visitare –  su sua diretta richiesta – il CARA (Centro Accoglienza e Richiedenti Asilo) di Isola Capo Rizzuto. Motivo del rinvio al mittente, il fatto che sul “pass” il nome fosse preceduto dal titolo “dottoressa” non da quello di “onorevole”, come la signora in questione pretende la si appelli. Lo dimostra il sito web dell’organismo di garanzia (nell’immagine in basso).

20130914-Marilina-Intrieri-780x470La signora Intrieri è stata deputata nella XV Legislatura, ma non è stata poi ricandidata. La sua “difesa” di fronte al pubblico ministero popolare – Giuseppe Cruciani – è ridicola, riempie di disdoro le istituzioni repubblicane, rende manifesta l’inadeguatezza della classe dirigente italiana, in alcuni casi eclatanti soprattutto di quella meridionale (ed essendo meridionale ne ho piena contezza: potrei scrivere un libro sul tema, non è detto che prima o poi non lo faccia…).

La pretesa della signora Intrieri è maramalda e cialtronesca, trasuda di gusto bizantino del potere, manifesta un’ignoranza democratica di fondo, insanabile,  incontrovertibile. «Credo che il modo migliore per chiudere una vicenda poco edificante, che ha visto come protagonista il Garante regionale per l’Infanzia della Regione Calabria Marilina Intrieri, sia la sua immediata rinuncia all’incarico che il Consiglio regionale le ha assegnato. Le dimissioni sarebbero un gesto importante e consapevole ed eviterebbero, al Consiglio regionale, di avviare la verifica sulle procedure per la revoca dell’attuale Garante» ha affermato Francesco Talarico, presidente del Consiglio Regionale della Calabria, il quale ha aggiunto che quella scatenata dalla Intrieri «è una polemica di cui la Calabria, regione dai tanti e seri problemi avrebbe volentieri voluto fare a meno», perché la Calabria non ha «bisogno di messaggi fuorvianti, inopportuni e fuori dal tempo».

Attendiamo con ansia che la richiesta del presidente Talarico venga colta dalla signora Marilina Intrieri, novella onorevole Trombetta. “Con tutti gli annessi e connessi”, avrebbe detto il principe de Curtis, in arte Totò.

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