La fregata Zeffiro celebra la fine della missione nell’Oceano Indiano in seno all’Operazione Atalanta

Sottotitolo In attesa del subentro della fregata Libeccio, che parte oggi da Taranto, sull’unità della Marina Militare si è svolta la tradizionale cerimonia di celebrazione della missione svolta nell’ambito della partecipazione europea alla sicurezza della navigazione nelle acque dell’Africa Orientale in funzione antipirateria

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Oggi parte la fregata Libeccio, con destinazione Golfo di Aden, Oceano Indiano, per partecipare alla Missione Atalanta inserita nell’Operazione “Ocean Shield” in funzione antipirateria. Dopo quattro mesi è però tempo di tornare a casa per la fregata Zefiro, dove nei giorni scorsi si è svolta la tradizionale cerimonia di consegna della medaglia commemorativa alle donne e agli uomini in servizio sull’unità della Marina Militare Italiana.

L’equipaggio della Zefiro, schierato sul ponte di volo, è stato salutato dal comandante, capitano di fregata Marco Antoniazzi, che insieme al comandante in seconda ha consegnato di persona l’onorificenza, con lo sfondo del “teatro operativo” della missione delegata alla Zefiro dall’Unione Europea dal 6 giugno.

Il comandante Antoniazzi ha ripercorso le attività svolte dall’equipaggio nel corso dell’operazione antipirateria Atalanta, l’impegno e lo spirito di sacrificio profusi in questi mesi, ricordando anche il supporto delle famiglie rimaste a casa, che sostengono con orgoglio encomiabile mogli, mariti e figli lontani da casa per la protezione degli interessi nazionali e per garantire la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in questi mari lontani sotto il profilo geografico, ma vicinissimi sotto quello geo-strategico e geopolitico.

Dopo la cerimonia ogni membro dell’Equipaggio è tornato a svolgere la propria mansione, nel quadro delle attività proprie della missione, nella fattispecie la scorta di una nave mercantile che ha trasportato generi alimentari per il World Food Programme, il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite, assicurandone la sicurezza durante il transito nelle acque del Golfo di Aden fino all’arrivo al porto di destinazione.

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