Penthouse fallisce: finita l’epoca dell’erotismo soft in carta patinata, sconfitto dal porno sul web

Erotomani in lutto. Dopo sette anni consecutivi di perdite, l’editore proprietario del magazine, deposita presso la Corte di Stato del Delaware una dichiarazione di fallimento e chiede bancarotta assistita secondo le norme del Chapter 11

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New York – Negli Settanta e Ottanta ha venduto fino a 5 milioni di copie mensili. Si tratta della rivista ‘compagna di Playboy’ che ha fatto dell’erotismo soft il centro dell’attenzione maschile per anni. Si tratta di Penthouse, che oggi chiude i battenti soffocata dai video porno molto più apprezzati e diffusi. I soli, ormai, ad essere ‘cliccati’ – per di più gratuitamente – piuttosto che sfogliati.

Il proprietario di Penthouse è l’editore FriednFinder Network che ha depositato presso la Corte di Stato del Delaware una dichiarazione di fallimento dopo sette anni consecutivi di perdite. Poi la morte dell’italo americano Bob Guccione, fondatore di Penthouse (è scomparso nel 2010) ha accelerato il declino del magazine. Basti pensare ai conti dei primi sei mesi del 2013, quando la società ha presentato perdite per 20,7 milioni dollari. Il mese scorso, le azioni di FriendFinder sono state cancellate dal Nasdaq perché lo scambio a Wall Street non ha superato 1 dollaro.

Oltre a Penthouse, FriendFinder gestisce siti web per adulti e siti di incontri online (come Friendfinder.com, Seniorfriendfinder.com e Bigchurch.com) e ha depositato in tribunale una documentazione di fallimento in cui sono stati dichiarati 456,3 milioni di dollari di asset e 661,9 milioni di dollari di debito. La società ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con i creditori per riorganizzarsi con la bancarotta assistita.

L’intesa, ha detto l’amministratore delegato Anthony Previte, si legge sui media americani, consentirà a FriendFinder Network di rifinanziare il debito a lungo termine e di posizionare alcuni dei nostri marchi più forti sul mercato per la crescita futura.

(fonte Adnkronos)

Penthouse in fallimento. Termina l’epoca dell’erotismo soft in carta patinata sconfitto dal porno sul web

Erotomani in lutto. Dopo sette anni consecutivi di perdite, l’editore proprietario del magazine, deposita presso la Corte di Stato del Delaware una dichiarazione di fallimento e chiede bancarotta assistita secondo le norme del Chapter 11

 

Tags: Penthouse, erotismo soft, web porno, FriednFinder Network, Bob Guccione,

 

New York – Negli Settanta e Ottanta ha venduto fino a 5 milioni di copie mensili. Si tratta della rivista ‘compagna di Playboy’ che ha fatto dell’erotismo soft il centro dell’attenzione maschile per anni. Si tratta di Penthouse, che oggi chiude i battenti soffocata dai video porno molto più apprezzati e diffusi. I soli, ormai, ad essere ‘cliccati’ – per di più gratuitamente – piuttosto che sfogliati.

Il proprietario di Penthouse è l’editore FriednFinder Network che ha depositato presso la Corte di Stato del Delaware una dichiarazione di fallimento dopo sette anni consecutivi di perdite. Poi la morte dell’italo americano Bob Guccione, fondatore di Penthouse (è scomparso nel 2010) ha accelerato il declino del magazine. Basti pensare ai conti dei primi sei mesi del 2013, quando la società ha presentato perdite per 20,7 milioni dollari. Il mese scorso, le azioni di FriendFinder sono state cancellate dal Nasdaq perché lo scambio a Wall Street non ha superato 1 dollaro.

Oltre a Penthouse, FriendFinder gestisce siti web per adulti e siti di incontri online (come Friendfinder.com, Seniorfriendfinder.com e Bigchurch.com) e ha depositato in tribunale una documentazione di fallimento in cui sono stati dichiarati 456,3 milioni di dollari di asset e 661,9 milioni di dollari di debito. La società ha dichiarato di aver raggiunto un accordo con i creditori per riorganizzarsi con la bancarotta assistita.

L’intesa, ha detto l’amministratore delegato Anthony Previte, si legge sui media americani, consentirà a FriendFinder Network di rifinanziare il debito a lungo termine e di posizionare alcuni dei nostri marchi più forti sul mercato per la crescita futura.

(fonte Adnkronos)

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