Washington, sparatoria a Capitol Hill. Uccisa donna al termine di un inseguimento. FBI: non è terrorismo
Cessato allarme: donna colpita e uccisa dai poliziotti. Trovato un bimbo incolume sulla sua auto. L’azione criminale inziata davanti la Casa Bianca, con inseguimento fino al Congresso
Questo pomeriggio, alle 14.28 locali, si è registrata una sparatoria a Washington DC, capitale federale degli Stati Uniti. Secondo una ricostruzione, una donna – alla guida di un’auto – ha cercato di sfondare un cancello posto nella prima cintura esterna di protezione alla Casa Bianca. L’Associated Press ha riportato subito che almeno un poliziotto è rimasto ferito in una sparatoria avvenuta nella zona di Capitol Hill.
Di fronte alla resistenza della sicurezza attorno alla residenza presidenziale, la donna è fuggita, inseguita dalla polizia metropolitana di Washington fino alla zoan di Capitol Hill, sede del Congresso federale. A quel punto la donna è uscita dalla vettura, ingaggiando un conflitto a fuoco con i poliziotti, che l’hanno colpita e uccisa.
Al termine della sparatoria, gli investigatori hanno trovato un bambino nei sedili posteriori della macchina, per fortuna sano e salvo. Ancora non si comprendono i motivi del gesto, né se il bimbo ha rapporti di parentela con la donna.
Giornalisti, personale del Congresso e turisti avevano ricevuto l’ordine di mettersi al riparo alle 14.28 locali, le 20.28 in Italia.
La BBC aveva diffuso la notizia che un tiratore sembrava fosse stato individuato dalla polizia, che in un’email, la aveva lanciato un warning e il consiglio di allontanarsi dalle finestre e di stare lontani da porte esterne e mettersi al riparo.
La BBC su Twitter aveva riportato che sulla scena delle operazioni regnava la confusione, probabilmente per la difficoltà iniziale di individuare la provenienza della minaccia.
At least one police officer reported injured as shots fired near US Capitol http://t.co/7HbDwoZQGd Chaos at scene: pic.twitter.com/bI9hYhhKr9
— BBC Breaking News (@BBCBreaking) October 3, 2013
La polizia di Capitol Hill aveva riferito, secondo Guido Olimpio del “Corriere della Sera”, di aver ingaggiato un conflitto a fuoco con una persona all’altezza della Casa Bianca e di averlo inseguito fino alle vicinanze del Congresso.
Una fonte della Casa Bianca, citando ambienti dell’intelligence, ha confermato che non si tratta di un’azione terroristica, anche se si sconosce il movente.
(in aggiornamento)
Ultimo aggiornamento del 3 Ottobre 2013, ore 23.58 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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