Vettel, ancora lui! A Yeongham il campione del mondo agguanta la pole numero 42, sorpresa Sauber

Hamilton secondo, poi Grosjean e Rosberg. Terza fila per Alonso e Massa. Webber, terzo nella lista dei tempi, sconterà la penalizzazione di 10 posizioni in griglia (per il “passaggio” di Alonso). Pole 208 per un motore Renault, che eguaglia la Ferrari. Räikkönen in difficoltà con la schiena? Davide Valsecchi, prepara la tuta ragazzo…

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Sebastian Vettel è lanciato verso il suo Quarto Titolo mondiale e nella spettrale pista di Yeongham ha messo la bandierina numero 42 sul totalizzatore delle pole position! Domani, con la gara attesa bagnata dalla coda del tifone Fitow, partire dalla prima posizione darà al pilota di Heppenheim un ulteriore indubbio vantaggio. Al secondo posto, staccato di poco più di 2 decimi, Lewis Hamilton, con la prima Mercedes, seguito da un arrendevole Webber, rientrato ai box nel giro finale. Il pilota australiano comunque non partirà dalla seconda fila, per effetto della penalità di 10 posizioni in griglia scattata a causa dell’ammonizione attribuitagli dai commissari sportivi del GP di Singapore per il “passaggio” chiesto ad Alonso a fine gara. Alla terza ammonizione, la penalità per il futuro pilota della Porsche nel Mondiale Endurance è scattata in modo automatico.

Romain Gorsjean ha realizzato il quarto tempo, ma partirà in seconda fila accanto a Rosberg, con la seconda Mercedes. Lo svizzero si trova nella condizione di dover prendere la “guida del team” per le evidenti difficoltà di Kimi Räikkönen, che ha sofferto probabilmente sia le conseguenze dell’uscita di strada di venerdì nelle Libere 1, sia i problemi alla schiena, che devono dargli qualche sofferenza. La responsabilità sembra avere un effetto galvanizzante su Grosjean. Fossimo in Davide Valsecchi, prepareremmo la tuta. In Giappone forse si debutta in F1, caro Davide…

Terza fila reale tutta rossa, con Alonso e Massa divisi da meno di 2 decimi. La sorpresa assoluta delle qualifiche del GP di Sud Corea è però la prestazione delle due Sauber, entrambe nella Top Ten e in grande spolvero in tutta la sessione. Hülkemberg e Gutierrez, a differenza di quanto avvenuto altre volte per altri protagonisti della F1, hanno onorato lo scarso pubblico presente (ché, forse, sarebbe perfino possibile fare l’appello come a scuola…), girando anche nell’ultima manche. La Sauber ha trovato un modo molto simpatico per festeggiare il prolungamento della partnership con la Ferrari, che anche nel 2014 fornirà motore, cambio, KERS ed ERS al team svizzero. Stefano Domenicali ha negato che questo significhi una relazione più stretta, intanto l’annuncio ha avuto l’effetto di elettrizzare la monoposto e i due piloti.

Räikkönen, con le difficoltà accennate, solo con il decimo tempo, mentre Sergio Perez rientrerà in quinta fila per lo scivolamento di Webber (che partirà 13°, davanti a Sutil, consentendo la risalita anche di Button e Ricciardo).

In Q2, Vettel metteva tutti in fila, a cominciare da Hamilton, dal compagno di quadra Webber e da Hülkemberg. Alonso, quinto tempo, precedeva Rosberg, Grosjean, Räikkönen, Massa e Gutierrez, che completava la “festa” nel team di Hinwill. Eliminate le due McLaren di Perez e Button, le due Toro Rosso di Ricciardo e Vergne, con a sandwich le due Force India di Sutil e di Resta.

Nella prima manche delle qualifiche, Räikkönen staccava la migliore prestazione (1’38’’341), davanti a Rosberg e a un sorprendente Hülkemberg, il quale mostrava una particolare verve della Sauber. Alonso, quarto, era seguito da Ricciardo, Hamilton, Vettel (in pretattica), Gutierrez – che replicava la performance del compagno di squadra – Button e Massa, ultimo della Top Ten. Sutil guidava il resto del gruppo, con Perez alle costole, Grosjean, Vergne, Webber e di Resta. Eliminate le due Williams di Bottas e Maldonado, le due Caterham di Pic e van der Garde, le due Marussia di Bianchi e Chilton, come di solito.

Fernando Alonso ha lamentato «la scarsa qualità delle gomme», individuando nella Pirelli la responsabilità della bassa performance della sua monoposto. Probabile che intendesse attribuire all’infelice interpretazione delle gomme milanesi da parte della monoposto di Maranello. Il nodo però è tutto qua, anche se domani – se dovesse piovere davvero – tutto verrà resettato e tutto potrà accadere.

Vettel si accinge ad entrare a pieno titolo nella storia della Formula 1. Nella classifica delle pole position è preceduto solo da Michael Schumacher e Ayrton Senna, nomi che fan venire la pelle d’oca solo a scriverli. Vai Seb, goditi il successo, che costruisci con la determinazione che serve. You deserve it!

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L’analisi tecnica Pirelli di Mario Isola

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.