NOCS della Polizia di Stato e FRR dell’Aeronautica Militare insieme in un’esercitazione anti-terrorismo

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Si è conclusa nei giorni scorsi sull’aeroporto militare “Mario de Bernardi” di Pratica di Mare (RM) un’esercitazione congiunta di anti-terrorismo tra Polizia di Stato e Aeronautica Militare. Lo scenario ipotizzato è stato quello del dirottamento, ad opera di un sedicente gruppo di terroristi a bordo, di un aereo passeggeri in transito sul territorio italiano, che dopo essere stato intercettato in volo da due caccia dell’Aeronautica Militare in servizio di sorveglianza e difesa dello spazio aereo nazionale, è stato costretto all’atterraggio su uno scalo nazionale nel frattempo designato per la gestione dell’emergenza.

Si tratta di un’attività di cooperazione nel campo della sicurezza che vede da tempo impegnate Polizia di Stato e Aeronautica Militare in esercitazioni congiunte finalizzate a ricreare situazioni di intervento tipiche nel settore dell’anti-terrorismo, con particolare riferimento alla gestione di grandi eventi e di emergenze che vedono coinvolti più settori della difesa nazionale.

L’esercitazione ha avuto inizio in volo, quando l’equipaggio del velivolo da trasporto dirottato, simulato in questo caso da un Boeing KC-767 A dell’Aeronautica Militare, ha lanciato l’allarme di dirottamento in atto tramite l’inserimento di uno specifico codice di emergenza sugli apparati di bordo, una procedura standard in uso a livello internazionale nel campo dell’aviazione civile e militare. Il Comando Operazioni Aeree di Poggio Renatico (Ferrara), ente che in coordinamento con i competenti organi della NATO assicura  24 ore su 24, 365 giorni all’anno, l’attività di sorveglianza radar e difesa dello spazio aereo nazionale, ha disposto il decollo  immediato – in gergo tecnico “scramble” – di due caccia F2000 in servizio di allarme sul territorio nazionale. Sono intervenuti in questo caso i velivoli del 36° Stormo di Gioia del Colle, in provincia di Bari, uno dei reparti che insieme al 4° Stormo di Grosseto e al 37° Stormo di Trapani(con funzioni di supporto e back-up degli altri due),  garantisce il servizio di difesa aerea nazionale. 

Giunti in contatto visivo e riconosciuto il velivolo dirottato, grazie al coordinamento in tempo reale con i controllori difesa aerea dei centri radar dell’Aeronautica Militare dislocati sul territorio nazionale, i piloti dei due caccia – costantemente in contatto, attraverso il Comando Operazioni Aeree, con l’Autorità Nazionale di Sicurezza in quel momento designata – hanno portato a termine la procedura di intercettazione, accompagnando di  fatto all’atterraggio il velivolo sull’aeroporto nel frattempo individuato per la gestione dell’emergenza.

Dopo la messa in sicurezza del velivolo e il successivo tentativo di negoziazione con il dirottatore, ha avuto luogo l’intervento da parte del personale della Polizia di Stato del NOCS (Nucleo operativo centrale di sicurezza), l’unità speciale antiterrorismo della Polizia di Stato, con il concorso di personale di supporto operativo e difesa terrestre dell’Aeronautica Militare qualificato in azioni di anti-terrorismo tipiche dell’ambiente aeroportuale. Tale Forza di Reazione Rapida è in organico al Gruppo Protezione della base ed è specificatamente addestrata per contrastare situazioni di minaccia  rivolte alla base.

L’ultimo caso reale di dirottamento sul territorio nazionale risale all’ottobre 2006, quando un B-737 della Turkish Airlines in volo da Tirana ad Istambul, dopo aver dichiarato agli enti del controllo del traffico aereo di essere stato dirottato, venne intercettato e costretto all’atterraggio sull’aeroporto di Brindisi da un caccia F-16 dell’Aeronautica Militare. In quel caso l’attività di negoziazione andò a buon fine, con il dirottatore che si arrese e si consegnò al personale della Polizia di Stato.

Aeronautica Militare Italiana

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