Tra Lampedusa e Malta affonda un altro barcone con 200 migranti. Tra le vittime, donne e un bambino, bilancio ancora incerto

Dopo la tragedia del 3 ottobre, nuovo dramma della disperazione tra Malta e Lampedusa. Un’imbarcazione si è rovesciata a circa 70 miglia a sud est dell’isola italiana ed è stata individuata dall’elicottero della nave Libra. In giornata erano già state soccorse oltre 500 persone. Proseguono ricerche dei morti a Lampedusa, convalidato fermo del tunisino considerato lo scafista del barcone colato a picco giovedì scorso

20131011-immigrati_guardiacostiera2_ufs-352-264Lampedusa – Nuova tragedia dell’immigrazione a largo di Lampedusa. Un barcone con a bordo circa 250 migranti si è rovesciato a circa 60 miglia a sud est dell’isola facendo alcune vittime.Il bilancio è in costante aggiornamento, di pari passo con le operazioni di soccorso in zona Sar, di acque internazionali.

Fonti della Marina Militare parlano di 120 profughi salvati da una unità maltese, 55 migranti presi a bordo da nave Libra, altri 15 hanno trovato la salvezza su un motopeschereccio italiano, una decina di bambini salvati da un elicottero e portati a Lampedusa. Una motovedetta della Guardia di Finanza avrebbe recuperato cinque cadaveri, quattro donne e un bambino.  ”Sono una decina di cadaveri avvistati, tra loro ci sono donne e bambini” ha dichiarato all’Adnkronos il Capitano di Fregata Luca Pirozzi, comandante della nave Espero della Marina Militare. ”Sui numeri – aggiunge – c’è ancora incertezza. Le operazioni proseguono”. Secondo quanto riferito da Times of Malta, otto bambini sono stati trasportati in elicottero a Lampedusa.

L’imbarcazione – riferiscono all’Adnkronos fonti della Marina Militare – è stata individuata dall’elicottero della nave Libra, in servizio di perlustrazione nel canale di Sicilia. A quanto riferito elicotteri della Marina hanno avvistato cadaveri in mare. Secondo l’Ansa, nave Lybra ha raggiunto il luogo del naufragio e sta già prestando soccorso ai superstiti. Nell’area in cui il barcone si è rovesciato si sono recati in soccorso anche motovedette della Guardia Costiera. Le operazioni si svolgono in collaborazione con le competenti autorità de La Valletta: Malta ha dispiegato una nave.

Da Catania è partito un elicottero della Marina Militare, tipo EH101, con l’autonomia sufficiente a poter intervenire in area e soccorrere eventuali feriti che necessitassero di pronto intervento. L’elicottero ha capacità di visione notturna, essendo dotato di strumentazione per poter individuare eventuali naufraghi alla deriva con l’ausilio delle telecamere speciali a raggi infrarossi.

Sulla tragedia nel frattempo si è abbattuta la polemica politica. ”Le nostre coscienze non possono permettere ancora nuove stragi: istituire corridoi umanitari. Subito” ha chiesto Nichi Vendola su Twitter.

Secondo il sindaco di Torino – e presidente dell’Anci, l’associazione dei Comuni italiani – Piero Fassino “è un problema che riguarda il nostro Paese e anche l’Europa. Credo che quest’ultima tragedia debba sollecitare tutti ad affrontare il problema dell’immigrazione con consapevolezza, determinazione e con strumenti e risorse adeguate“.

A chiedere un “immediato intervento dell’Europa e della Comunità Internazionale” è il presidente dei senatori del PDL Renato Schifani: “Bisogna fermare alla partenza i trafficanti di morte e attuare immediati accordi con i Paesi del Nord Africa“. Per Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato (PDL) “non è la legge Bossi-Fini che causa le morti“, ma queste autentiche stragi “sono anche frutto della demagogia di chi fa facili annunci, frutto delle guerre sbagliate in Libia, di chi vuole smantellare norme per favorire i mercanti di morte“.

Fin dalla scorsa notte, 503 migranti erano stati soccorsi dalla Guardia Costiera, con l’aiuto di tre navi mercantili, di cui una italiana, a diverse miglia dalle coste italiane, nella zona tra la Libia e Malta. Almeno cinque i barconi che avevano dato il “may day” per mezzo di telefoni satellitari.

Centodiciotto migranti tratti in salvo da un mercantile arriveranno a Porto Empedocle (Agrigento), altri 210 che viaggiavano su un barcone soccorso al largo della Libia saranno condotti a Trapani, mentre sono giunti a Siracusa in mattinata altre 175 persone, soccorse da una nave sempre al largo della Libia. Non si conosce al momento il numero di donne e bambini tratti in salvo.

Intanto proseguono le ricerche dei dispersi del naufragio di Lampedusa: i sommozzatori hanno recuperato dal mare un altro corpo. Lo riferiscono all’Adnkronos fonti della Guardia costiera. Il cadavere è stato individuato nei dintorni del relitto affondato a largo dell’isola.

Intanto è stato convalidato il fermo di Khaled Ben Salem, il tunisino di 35 anni, ritenuto dagli investigatori lo scafista del peschereccio naufragato. L’uomo è accusato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio volontario pulirimo e continuato. Ne ha convalidato il fermo il gip del Tribunale di Agrigento, Alberto Davico.

Secondo il gip, le morti di migranti in occasione dei continui viaggi della speranza dalle coste del Nord Africa all’Italia con “modalità disumane” di trasporto non possono che essere considerati un rischio accettato dai trafficanti di esseri umani “come percentualmente inevitabili in un’ottica di massimizzazione del profitto”. E’ quanto contenuto nell’ordinanza di convalida del fermo di Ben Salem.

Gli immigrati imbarcati a centinaia su “barconi fatiscenti e comunque inadatti al trasporto di civili, privi di qualunque dotazione di sicurezza e di servizi minimi primari anche sotto il profilo igienico, in difetto della necessaria dotazione di viveri e acqua e di un’adeguta aereazione per chi viene ammassato sottocoperta”, ricordano “la analoghe modalità di trasporto deigli ebrei verso i campi di concentramento”.

Ultimo aggiornamento 12 Ottobre 2013, ore 00.21 | (Adnkronos)