Naufragio tra Malta e Lampedusa, discordia sul bilancio ufficiale

A causare il capovolgimento sarebbe stato il tentativo dei migranti di farsi notare da un elicottero. Tra le vittime ci sarebbero anche alcuni bambini, ma sui dati ufficiali c’è discordia. In Italia si danno per certi 34 morti, di cui 7 donne e 11 bambini; ma fonti militari maltesi invece danno per certi solo quattro morti. Sono 206 i naufraghi messi in salvo. Soccorsi altri barconi in difficoltà. Altro gommone soccorso con 90 persone, tra le quali 8 donne. Il “Cassiopea” a Lampedusa per il trasferimento delle 339 bare delle vittime recuperate

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Malta – Emergenza senza fine nel Canale di Sicilia. Un barcone con a bordo centinaia di migranti si è rovesciato venerdì a circa 70 miglia a sud est di Lampedusa. Il bilancio del naufragio è di 206 sopravvissuti e 34 corpi senza vita recuperati, come confermato da fonti militari italiane e maltesi. Tra i cadaveri portati a Lampedusa (Agrigento) da una motovedetta della Guardia di Finanza ci sono 7 bimbi e 11 donne. Ma sui dati reali non c’è concordanza, perché fonti militari maltesi danno per certi solo quattro deceduti, senza specificarne l’età.

Ci sarebbe invece accordo sulle dinamiche del naufragio. Secondo le prime informazioni a causare il capovolgimento del barcone sarebbe stato il tentativo dei migranti di farsi notare da un aereo di ricognizione maltese.

Non si arresta però il flusso di migranti in fuga nel Canale di Sicilia. Le operazioni di intercettazione si susseguono senza soluzione di continuità. Un gommone è stato soccorso a circa 70 miglia a sud di Lampedusa. A bordo ci dovrebbero essere una novantina di persone, tra cui anche otto donne.

Altri due barconi in difficoltà sono stati soccorsi a largo di Lampedusa dalle motovedette della Guardia Costiera. In particolare, un barcone con oltre 150 profughi, tra cui molte donne e bambini, è stato soccorso a circa un miglio dall’isola, mentre una seconda imbarcazione con un’ottantina di immigrati è stato rintracciato a circa ottanta miglia dalla costa.

A quanto si apprende, il pattugliatore della Marina militare ‘Cassiopea’ è arrivato a Lampedusa per imbarcare le salme delle oltre 300 vittime del naufragio del 3 ottobre scorso. L’unità farà poi rotta per Porto Empedocle, dove le bare saranno consegnate ai comuni siciliani che nei giorni scorsi avevano dato la loro disponibilità ad accogliere le vittime del naufragio nei loro cimiteri.

(Adnkronos/Ign/Armed Forces of Malta)