Elon Mask una ne fa e cento ne pensa: vuole realizzare l’auto subacquea di James Bond

Stupor mundi in salsa californiana: dopo aver comprato la Lotus Esprit “speciale” usata nel film “007 La spia che mi amava” da Roger Moore, il patron della Tesla Motors intende studiare la possibilità di realizzare davvero una macchina che possa andare sott’acqua

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Elon Musk una ne fa e cento ne pensa. Dopo aver lanciato sul mercato automobilistico mondiale la prima super car interamente elettrica – la Tesla Roadster – e la prima berlina 7 posti con un’autonomia di quasi 500 chilometri, sempre mossa da motori elettrici, mentre si accinge a edificare una rete di stazioni di ricarica elettrica superveloce e rendere possibile il sogno di viaggiare a impatto zero in tutto il mondo, intende lanciarsi in una nuova frontiera: la macchina subacquea.

Così, dopo essersi aggiudicato all’asta a Londra la Lotus Esprit protagonista del film “007 La spia che mi amava” del 1977 –  per la cifra modica di 989.000 dollari – Musk starebbe valutando la possibilità di trasformare quel modello in una realtà di serie.

L’auto, sebbene possa risultare difficile crederlo, è perfettamente funzionante, ma solo nella modalità subacquea. “Mi ero divertito come un ragazzino, in Sud Africa, quando ho visto il film “007 The Spy Who Loved Me” in cui James Bond lancia l’auto in acqua, preme un pulsante e l’auto si trasforma in un sottomarino”, ha detto il patron di Tesla Motors “ma poi sono rimasto deluso quando ho saputo che il veicolo del film poteva funzionare esclusivamente in acqua” ha aggiunto.

Così, detto e fatto, Musk – che ha denominato l’innovativa casa automobilistica partecipata da Toyota e Daimler-Benz in ossequio al padre della corrente alternata, Nikola Tesla, un controverso innovatore morto in condizioni miserevoli, ma probabilmente autore di scoperte innovative nel campo energetico – avrebbe perciò l’intenzione di attingere alla tecnologia di Tesla per trasformare in realtà l’auto del film, equipaggiandola con un gruppo propulsore elettrico e renderla funzionante sia su strada che sott’acqua.

A ispirare il fantasioso Elon Musk è stata soprattutto la scena del film in cui Roger Moore si lancia da un molo in velocità finendo in mare. Non appena l’auto di Bond comincia ad affondare, il più famoso agente segreto di Sua Maestà Britannica – James Bond – preme un pulsante che fa ritrarre le ruote, estrae le eliche e le appendici aerodinamiche a forma di pinne. Ma 007 si disfa con un piccolo missile anche di una bella ragazza alla guida di un pericoloso elicottero, dotato di mitragliatori, con cui la temeraria pilota aveva cercato di disfarsi poco fino a poco prima l’agente segreto e la collega sovietica maggiore Anya Amasova, Agente Tripla X, interpretata da una stupenda Barbara Bach.

Il finale del film fu significativo: James Bond teneva alta la “bandiera britannica” con l’affascinante collega sovietica, in una opportuna fase di “distensione internazionale“. Speriamo che Elon Musk abbia la stessa appassionata fortuna…

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John Horsemoon

Sono uno pseudonimo e seguo sempre il mio dominus, del quale ho tutti i pregi e i difetti. Sportivo e non tifoso, pilota praticante(si fa per dire...), sempre osservante del codice: i maligni e i detrattori sostengono che sono un “dissidente” sui limiti di velocità. Una volta lo ero, oggi non più. Correre in gara dà sensazioni meravigliose, farlo su strada aperta alla circolazione è al contrario una plateale testimonianza di imbecillità. Sul “mio” giornale scrivo di sport in generale, di automobilismo e di motorsport, ma in fondo continuo a giocare anche io con le macchinine come un bambino.