I Servizi Segreti italiani un po’ più servizi e un po’ meno segreti. Rinnovata la rivista di intelligence GNOSIS

Nel tempo del Datagate universale, manifestarsi con una certa trasparenza è un atto quasi rivoluzionario per i Servizi Segreti, che in realtà si occupano della protezione degli asset nazionali di sicurezza, un concetto che comprende l’intelligence ma va anche oltre. Industria, beni culturali, turismo nel circuito di protezione come “petrolio” nazionale

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Nella Sala Polifunzionale di Palazzo Colonna a Roma è stata presentata, il 29 ottobre scorso, la nuova linea editoriale e la nuova grafica di GNOSIS, rivista italiana di intelligence. Erano presenti l’ambasciatore Giampiero Massolo, Direttore del DIS (Dipartimento delle Informazioni per la Sicurezza, la struttura che coordina le due Agenzie per la Sicurezza, AISE e AISI), il Direttore dell’AISI (Agenzia per le Informazioni e la Sicurezza Interna), generale Arturo Esposito, e il prefetto Paolo Scarpis, in rappresentanza del generale Adriano Santini, Direttore dell’AISE (Agenzia per le Informazioni e la Sicurezza Esterna). Il governo è stato rappresentato dal senatore Marco Minniti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega ai Servizi di informazione e sicurezza. Presenti anche alcuni componenti del Comitato parlamentare per la Sicurezza della Repubblica (COPASIR).

Questa conferenza stampa per la presentazione della rivista e del rinnovato sito del DIS rientra nella nuova politica di comunicazione e trasparenza perseguita da qualche tempo nell’ottica di far comprendere ai cittadini la necessità e l’importanza di questi organi istituzionali, che operano nell’ambito della legislazione vigente, sotto il controllo del Parlamento, e mantengono riservati solo gli aspetti strettamente operativi a difesa della sicurezza nazionale.

La rivista GNOSIS è nata nel 2004 come evoluzione di Per aspera ad veritatem, che era stata fondata nel 1995 dal SISDE (poi sostituito con l’AISI nella riforma dei Servizi per la Sicurezza varata nel 1977). Come è scritto nel sito (www.sicurezzanazionale.gov.it) la rivista si occupa di sicurezza interna e internazionale, avvalendosi delle opinioni di esperti del mondo istituzionale, accademico, scientifico e di analisi del comparto intelligence. Al suo interno interviste, forum, saggi, articoli e rubriche su argomenti di attualità, storia e cultura.

20131031-gnosis-cover-320x463La rivista, con una forte impronta scientifica, è però adatta a una platea più ampia di lettori, oltre lo stretto ambito degli addetti ai lavori. Una platea che deve comprendere anche i giovani che si interessino ai temi attinenti la sicurezza nazionale. Uno dei progetti del DIS, infatti, è quello di attivare una forte collaborazione con le università italiane, per sviluppare una più seria e scientifica cultura dell’intelligence, anche con il supporto dei numerosi corsi e master attivati sul tema, con lo scopo non nascosto di poter effettuare un più efficace reclutamento tra le migliori intelligenze italiane. Un’intelligence senza intelligenza è un controsenso e la prassi di reclutare personale nelle migliori università è un dato ormai acquisito all’estero, specialmente in Gran Bretagna, Stati Uniti e Francia, antesignani in materia.

Solo di recente infatti è stato avviato il reclutamento di funzionari per il sistema di informazioni e sicurezza nazionale al di fuori della ristretta cerchia militare o dei funzionari dello Stato: con queste finalità, negli scorsi mesi è stata aperta la possibilità di inviare il proprio curriculum vitae per giovani laureati (non necessariamente di ruolo tra i funzionari dello Stato) attraverso il sito istituzionale – www.sicurezzanazionale.gov.it – per candidarsi a ricoprire alcune delicate figure professionali, con un iter che ha comportato una più ampia trasparenza e ha privilegiato la professionalità acquisita anche nel corso di studi universitari specifici.

La rivista GNOSIS è trimestrale e viene venduta con la formula dell’abbonamento annuale (quattro numeri) a un prezzo contenuto (48 Euro per l’Italia, 58 per l’Europa e 80 per l’internazionale). Si possono acquistare anche numeri singoli per 15 Euro a numero. GNOSIS ha una struttura ben calibrata, con un editoriale di apertura che rappresenta un punto di vista (in questo primo numero della nuova serie scrive il senatore Minniti), per passare poi alla trattazione di vari argomenti legati in qualche modo al tema della sicurezza nazionale.

Nel primo numero della nuova seria, molto interessante il tema trattato da monsignor Gianfranco Ravasi, sulla Teologia del Segreto, tema che sarà al centro anche di futuri interventi. Molto interessante la rubrica di archeologia, che nel numero attuale si occupa dell’intelligence nell’antico Egitto.

Un capitolo viene dedicato ai protagonisti dell’intelligence internazionale e a qualche importante episodio accaduto nella ‘guerra delle spie’. Altre due rubriche si occupano di geopolitica e di analisi degli avvenimenti contemporanei, nei settori d’interesse strategico per l’Italia. Particolare rilevanza ha la sezione sulla cyber intelligence, in cui verranno sceverati i problemi dell’intelligence attuale (il sottosegretario Minniti ha anticipato la firma nei prossimi giorni di un accordo con l’ufficio del Garante della Privacy sulla cyber security).

L’ultima rubrica sarà dedicata a un personaggio dei nostri tempi che ha illustrato l’intelligence nazionale con la propria professionalità. In questo numero è ricordata l’attività della Medaglia d’Oro al Valor Militare Nicola Calipari: Una carriera difficile. Da uomo per bene a eroe.

In apparenza più leggeri i temi dell’intelligence nella numismatica e nel cinema, nonché i personaggi attinenti al tema protagonisti nei fumetti, aspetti che saranno trattati per mettere in evidenza il rilievo dello spionaggio nell’arte in genere. Spazio anche alla letteratura sul tema, per completare uno sguardo ampio sui temi dell’intelligence trattati con quel rigore scientifico che permette anche la trattazione degli aspetti più ‘leggeri’.

Il fascicolo è aperto e chiuso dalla rubrica ‘Dixit’, che contiene citazioni sull’intelligence estratte da opere di scrittori e ricercatori famosi.

Anche il sito del DIS (Dipartimento Informazioni e Sicurezza) è stato di recente rinnovato, con una nuova configurazione grafica che lo rende molto fruibile e in cui si spiega la struttura e la storia dell’intelligence italiana.

Marco Minniti ha chiuso la conferenza stampa con un lungo intervento in cui ha posto l’accento sulle attuali difficoltà in quello che ha definito «passaggio stretto», perché le intelligence delle grandi democrazie devono affrontare un problema complesso quale quello di garantire la sicurezza globale, ma anche la contestuale libertà (privacy) dei cittadini. Secondo il sottosegretario ai servizi c’è bisogno di un nuovo assetto della gestione della raccolta delle informazioni, alla luce degli sviluppo tecnologici che consentono azioni una volta non ipotizzabili per la loro intrinseca invasività. Un discorso molto complesso, che merita indubbiamente un approfondimento.

Sembra un paradosso che, proprio in concomitanza con le polemiche sollevate dalla defezione e dal tradimento di Edward Snowden dalla NSA (National Security Agency) statunitense, i servizi di informazione e sicurezza della Repubblica si aprano in modo significativo all’esterno, in un solco che coniughi modernità e sviluppo della cultura dell’intelligence e della sicurezza nazionale. Temi che attengono a un corretto funzionamento di una democrazia matura.

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