Rimini, al via “Ecomondo”, fiera dell’ambiente da quest’anno ancora più estesa

Andrea Orlando, ministro dell’Ambiente, ha tagliato il nastro della XVII edizione della Fiera Internazionale del Recupero di Materia ed Energia e dello Sviluppo Sostenibile, appuntamento leader mondiale nel settore ambientale che da quest’anno prede la piega di un meeting globale sulla green economy a 360°. Da oggi a sabato, in contemporanea, Ecomondo, Key Energy, Cooperambiente, Sal.Ve, H2r e Key Wind

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Rimini – La XVII edizione di “Ecomondo” ha aperto i battenti oggi nel complesso espositivo della Fiera di Rimini, con un padrino di eccezione, il ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, il quale ha marcato il fatto che in 17 anni «è cambiata la coscienza ambientale che da fenomeno di èlite è diventato fattore di progresso e di riqualificazione ambientale», sottolineando che è ormai indifferibile «trasformare le sfide ambientali in sfide collettive».

Da oggi a sabato prossimo, 9 novembre, la Fiera di Rimini vive in contemporanea ben sei eventi interconnessi dal comune interesse per l’ambiente: Ecomondo, Key Energy, Cooperambiente, Sal.Ve, H2r e Key Wind. Più di mille le aziende espositrici, oltre 80mila i visitatori attesi nei sedici padiglioni.

«La sostenibilità deve essere non solo ambientale, ma sociale – ha notato il ministro dell’Ambiente, rilevando che – migliorare la qualità della vita è un’esigenza improcrastinabile». Una sfida che, secondo Orlando, è particolarmente cruciale sul fronte del lavoro. «Il comparto ‘verde’, strutturalmente, cerca un’occupazione più giovane e più qualificata rispetto agli altri settori. Non a caso gli Stati Generali della Green Economy lanceranno l’idea di un ‘Green new deal’ per l’Italia, costruito intorno al concetto di città sostenibile».

In merito ai riflessi della legge di stabilità sull’economia verde, il ministro dell’Ambiente ha poi affermato che «si può fare sempre di più ma ci sono segnali di attenzione che mi auguro si concretizzino nella conversione». «Nel quadro della legge di Stabilità inizia ad esserci l’ambiente» ha poi aggiunto «ma non è mai ai primi posti e neanche nei secondi. Si può fare di più, ma per la prima volta abbiamo un segno positivo. Lo dimostrano le risorse nel triennio per 180 milioni di euro». Per Orlando la «mancata prevenzione genera un debito futuro e ci sono costi incalcolabili che riguardano la vita e la salute delle persone. Il degrado del territorio e i cambiamenti climatici generano spese che saranno progressivamente insostenibili per le generazioni future. Stiamo accumulando debito futuro». Quindi per il ministro dell’Ambiente si deve adottare una «fiscalità ecologica a favore degli investimenti che vanno in questa direzione».

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«Per questo – ha detto Orlando – abbiamo pensato di convocare un vertice Ue congiunto con i ministri del Lavoro e dell’Ambiente come segnale chiaro di come collegare il tema ambientale con quello dell’occupazione». A proposito di Unione Europea ha aggiunto che «abbiamo bisogno di una politica dell’Unione europea che incentivi processi di decarbonizzazione e di una politica energetica che punti a eliminare i sussidi ai combustibili fossili a favore delle rinnovabili».

In materia di rifiuti secondo il ministro occorre «puntare all’uso zero delle discariche ed evitare il trasporto dei rifiuti all’estero». Soprattutto «non abbiamo bisogno di altri inceneritori, ma utilizzare quelli che ci sono, e che sono sotto utilizzati, in maniera meno campanilistica». Orlando non ha perso l’occasione per attaccare indirettamente gli amministratori locali della Lega Nord quando ha criticato «certe scelte di impronta un po’ leghista che hanno fatto molte Regioni». «Non si capisce – ha osservato Orlando – perché non si possano prendere rifiuti da una provincia vicina solo perché è in un’altra regione. Dobbiamo pensare ad una programmazione nuova e battersi contro le forme di demonizzazione di questi impianti», anche se ha ammesso che «sono meglio il riciclo e il riuso, ma è meglio un termovalorizzatore, o più brutalmente un inceneritore, di una discarica». Lapalissiano.

Sui rifiuti Orlando poi ha rammentato che il 7 ottobre è stato «adottato un programma nazionale di prevenzione dei rifiuti, sugli obiettivi quantitativi di riduzione dobbiamo chiedere alle Regioni il ripensamento della pianificazione», aggiungendo che in materia di prevenzione dei rifiuti, è «fondamentale la prevenzione dello spreco alimentare».

Il sindaco di Rimini, Andrea Gnassi, ha osservato che «Ecomondo mostra alcune traiettorie importanti di sviluppo del Paese» e che «una parte dell’Europa ha già fatto della trasformazione urbana e dello sviluppo sostenibile uno strumento di rigenerazione anche morale».

Dello stesso tenore le riflessioni del presidente di “Rimini Fiera”, Lorenzo Cagnoni. «Spero che saranno quattro giornate orientate alla concretezza del business. Questo è un evento leader in Italia e fra i più importanti in Europa, che ha registrato una crescita di 30mila presenze negli ultimi cinque anni». Cagnoni ha ricordato che attorno a ‘Ecomondo’ sono nati «progetti innovativi e di successo» quali Key Energy, Fiera Internazionale per l’Energia e la Mobilità Sostenibili, Cooperambiente, Fiera dell’Offerta Cooperativa di Energia e Servizi per l’Ambiente di Legacoop e – da quest’anno – Key Wind, Salone dedicato all’intera filiera dell’energia eolica, organizzato con Anev. Da Roma ha aderito alla kermesse verde anche H2R – Mobility for Sustainability, esposizione di auto elettriche ed ibride. Tornato a Rimini anche Sal.Ve, Salone dei veicoli per l’ecologia, in collaborazione con Anfia.

All’inaugurazione erano presenti anche l’onorevole Emma Petitti e l’Assessore alle Attività Produttive della Regione Emilia-Romagna Gian Carlo Muzzarelli, oltre ad una vasta rappresentanza di Autorità e Associazioni.

Interessante la formula di acquisto dei biglietti di ingresso online, che – nell’ottica della green economy – costano solo 8 Euro se acquistati da casa, 20 Euro se acquistati direttamente in Fiera. Insomma, pensare verde è anche risparmiare.

(Credit: Adnkronos, Ecomondo)

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Intervista al Ministro per l’Ambiente, Andrea Orlando (Parte I)

Intervista al Ministro per l’Ambiente, Andrea Orlando (Parte II)