La Formula 1 si tinge di giallo. Fuori Kimi Räikkönen, Fernando Alonso in forse. Che succede?

Colpo di scena nel finale di stagione.  Räikkönen salta Austin e San Paolo perché deve operarsi alla schiena, Alonso ancora non ha sciolto la riserva

Autodromo Nazionale di Monza, Monza, Italy. 6th September 2013. Kimi Raikkonen, Lotus F1. Photo: Andrew Ferraro/Lotus F1 Team. ref: Digital Image _Q0C3801

Negli ultimi due episodi del thriller ad alta tensione del Mondiale di F1 2013, i motivi di salute mietono vittime fra i piloti titolari. Secondo la stampa finlandese – da noi citata questa mattina – Iceman non correrà le ultime due gare di campionato perché la prossima settimana subirà un intervento chirurgico alla schiena, a causa dei dolori che lo affliggono sin dal GP di Singapore e che lo hanno portato ad assumere potenti antidolorifici.

L’alibi a nostro avviso regge, sia perché la Lotus ha reso noto di aver finalmente pagato l’ex campione del mondo; sia perché l’ultima sbronza documentata di Räikkönen risale ad agosto, quando ammise di aver già firmato in Ferrari per un 11 milioni di euro a stagione, sotto la spinta di qualche drink. Dopo di allora nessun’altra scorribanda alcolica: forse per le controindicazioni con i farmaci assunti per placare i dolori alla schiena. Scagionata quindi la Lotus da “mandante del misfatto“, anche perché al suo grido di difficoltà economica ha fatto eco il buon Daniel Ricciardo, terzo testimone de relato dei fatti, che non ha mancato di sottolineare quanto l’intero Circus versi in cattive condizioni economiche (e in effetti la crisi ha proprio la faccia feroce di un killer! Ma non solo in F1…).Ma perché silenzio assoluto da parte della Lotus? Omertà?

Rimbombano ancora le parole di pochi giorni fa del presidente della Lotus F1 Team Éric Boullier, che ha lanciato il guanto di sfida per il terzo posto nella Classifica CostruttoriProprio nello stesso giorno in cui Kimi Räikkönen riprovava l’ebrezza rossa, dopo quattro anni dalla cacciata dal Maranello Paradise da parte del Presidente Montezemolo, per provare il sedile della monoposto 2014, facendosi prendere le misure del proprio regale fondo schiena. … Forse che l’operazione anticipata serva ad adeguarne le dimensioni?

In sala interrogatori anche la rossa: ci sarà Fernando Alonso ad Austin? La stampa amica dice che nei prossimi giorni lo spagnolo dovrà sottoporsi ancora ad accertamenti medici, in seguito alla  decelerazione di 28G subita per evitare la Toro Rosso di Vergne durante il GP di Abu Dhabi, ma il silenzio ufficiale su questa storia è stato tonante (anche in questo caso, omertà?)…

Anche questo alibi reggerebbe, se non pendesse sulla testa di Alonso il sospetto di attuare forme di terrorismo psicologico fuori dalla pista.

La conseguenza di tutto ciò è un effetto shining sulle monoposto, poverelle, che a colpi di sedile rivendicano il nome del pilota che le guiderà.

Le piste investigative battute in questi giorni sugli eventuali scenari dei due Gran Premi finali della stagione – ormai è lapalissiano – si sono rivelate buchi nell’acqua. Tutte portavano, già dal prossimo weekend in Texas, Kimi Räikkönen su un sedile comunque vestito di rosso. Che fosse quello della Sauber (che monta motori Ferrari) – come ipotizzato dall’ex pilota Mika Salo su MTV3 – o fosse quello direttamente della  rossa, le prove portavano tutte a una strategia dell’agguerritissima Scuderia Ferrari  attuata per strappare al Team Mercedes AMG Petronas il secondo posto in Classifica Costruttori: che vale 7-8 milioni di dollari.

Ora però gli scenari sono cambiati. La Lotus scalda i motori per l’italianissimo Davide Valsecchi (scelta più logica a meno di una entrata in scena plateale di Nico Hülkenberg) e la Ferrari, semmai dovesse mancare Fernando Alonso, metterebbe in campo uno dei due “terzi” piloti: Pedro De La Rosa o  Mark Genè. Dovremo aspettare i  giorni precedenti al Gp degli USA ad Austin per vedere la penultima puntata di questo film e per vedere, si spera, come attore protagonista Davide Valsecchi nel ruolo di  un pilota italiano con licenza italiana (primo dopo Jarno Trulli, 2011) che rientra finalmente nella griglia di partenza di un Gran premio di Formula 1.

Se, dopo tutto questo, vi state chiedendo “chi è la vittima di questo Crime Game F1?” ve lo sveliamo. E’  Sky, perché in tutto questo ambaradan ci potrebbe rimette uno dei suoi commentatori!

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Un pensiero su “La Formula 1 si tinge di giallo. Fuori Kimi Räikkönen, Fernando Alonso in forse. Che succede?

  • 11/11/2013 in 14:05:03
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    Valsecchi a posto di Raikkonen e Kobayashi a posto di Alonso nel caso in cui questo debba dare lo stesso forfait del finlandese. Kobayashi è sicuramente molto meglio in termini di tenacia e guida rispetto ai pluri galvaneggiati (in senso economico) Bianchi e De La Rosa, poi vabbè, se si va a Mosca per fare l’esibizione sul bagnato ma nessuno ti dice che c’è un dosso quanto un cratere e fai danni non tanto per colpa tua ma per via di terzi, compromettendo quindi anche la tua permanenza in F1, beh, allora si che si avvale l’ipotesi di schierare due comuni piloti come Bianchi e De La Rosa sono…

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