La crisi economica non guarda in faccia nessuno. Neanche la mafia

Anche la mafia colpita dalla crisi. Diminuita l’attività estorsiva, mentre si registra il ritorno al mercato della droga. Lo ha rivelato il questore di Palermo Nicola Zito

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La crisi economica non sta inguaiando soltanto le tantissime famiglie di lavoratori onesti, che a malapena riescono ad arrivare a fine mese, ma anche la criminalità organizzata, come raccontato dal questore di Palermo, Nicola Zito, durante un forum organizzato dall’Agenzia Italpress.

«Rispetto agli anni Novanta la Sicilia, il Sud sono cambiati profondamente – ha dichiarato il Questore – Abbiamo catturato i principali latitanti, ne rimane uno – Matteo Messina Denaro – ma prenderemo anche lui. Facciamo ogni giorno sequestri di beni. A Palermo, ad esempio, a causa della crisi, di appalti ormai ce ne sono pochissimi, il terziario è in ginocchio, i consumi calano e quindi l’attività estorsiva non è più fiorente come una volta».

Ecco perché Cosa Nostra ha deciso di tornare al passato, al mercato della droga: «il traffico di stupefacenti – ha affermato Zito – è sempre stato un affare ma che ora lo è di più, nonostante si tratti di un reato ‘visibile’ alle forze dell’ordine». La mafia, tuttavia, «ha perso la leadership nel traffico internazionale degli stupefacenti che aveva negli anni Ottanta, e che ora è in mano alla Ndrangheta».

Di conseguenza, la criminalità organizzata sta cercando di rimpinguare le proprie tasche, incrementando il numero dei “reati comuni”: «In questi mesi – ha rivelato il questore del capoluogo siciliano – abbiamo registrato un fortissimo aumento dei reati contro il patrimonio, mentre le rapine in banca diminuiscono. Cresce anche l’abusivismo commerciale e quello edilizio». E non solo: perché si registra l’incremento dei furti di energia, nelle abitazioni, nei supermercati e nelle campagne.

Inoltre, è chiaro che a causa della crisi abbia trovato terreno fertile l’abusivismo commerciale. «In città proliferano i venditori di frutta, dalle verifiche che abitualmente facciamo in raccordo con l’Amministrazione comunale, gran parte dei venditori è disoccupata, gente che ha perso il lavoro», ha spiegato Zito.

Parlando di abusivismo, poi, non si può non fare riferimento alla piaga dei posteggiatori. «Il nostro impegno è costante anche in questo caso – ha detto il Questore – ma facciamo i conti con un incremento nel numero di immigrati nel nostro territorio. Lavoriamo in raccordo con la polizia municipale. Il controllo integrato che stiamo attuando da tre anni sta dando i suoi frutti. Ci rendiamo conto che sono fenomeni che toccano i diritti de cittadini. Il nostro obiettivo non è mostrare i muscoli ma applicare la legge. E chi delinque viene perseguito».

Nonostante si possa immaginare il contrario, Zito ha però rivelato che il Ministero degli Interni ha assegnato alla polizia palermitana ben 50 agenti in più, tutti con incarichi operativi, e i risultati si sono visti. Nel 2013, infatti, a Palermo arresti e denunce sono cresciuti del 17% rispetto al 2012. Inoltre, sono calate sensibilmente le rapine in banca: dalle 35 dei primi sei mesi del 2007 alle 13 nello stesso periodo di quest’anno.

Infine, una nota positiva: la collaborazione dei palermitani. Il questore ha ammesso che «alcune volte non abbiamo la volontà di riconoscere il cammino importante che è stato fatto. Adesso a Palermo si discute, i cittadini si costituiscono in associazione e si denuncia: non riceviamo più soltanto segnalazioni anonime. I cittadini chiamano e denunciano da casa o dal cellulare personale pur sapendo di poter essere rintracciati in qualunque momento. Sono passi che non possiamo né dobbiamo sottacere».

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Walter Giannò

Blogger dal 2003, giornalista pubblicista, ha scritto su diverse piattaforme: Tiscali, Il Cannocchiale, Splinder, Blogger, Tumblr, WordPress, e chi più ne ha più ne metta. Ha coordinato (e avviato) urban blog e quotidiani online. Ha scritto due libri: un romanzo ed una raccolta di poesie. Ha condotto due trasmissioni televisive sul calcio ed ha curato la comunicazione sul web di un movimento politico di Palermo durante le elezioni amministrative del maggio 2012. Si occupa di politica regionale ed internet.