Vettel ancora in pole nel GP degli Stati Uniti. Webber secondo, Grosjean terzo, Alonso sesto

Bottas (9°) e Gutierrez (10°) sorprese della giornata. Chiaro scuro Ferrari: Alonso in terza fila, Massa partirà dal 15° posto: la macchina ha qualcosa che non funziona. Mexico felix anche con Perez (7°), che si prende una bella soddisfazione su Button (solo 13°, ma partirà dal sedicesimo posto). Bene Kovalainen (8°)

Sebastian Vettel

Ancora Sebastian Vettel, ancora una pole, ancora una doppietta in qualifica della Red Bull. Il Mondiale 2013 finirà con un’umiliazione degli avversari e, in primis, del primo avversario di ogni pilota, il proprio compagno di squadra. Lo squaletto di Heppenheim vuole mangiare tutti e si avvicina alle spiagge dei gran premi con la stessa voracità di uno mastodonte del mare: l’acqua se la beve e lascia tutti basiti.

Seconda fila per il nuovo che avanza. Romain Grosjean, terzo, e Nico Hülkenberg, quarto, a coronamento di una giornata positiva iniziata in mattinata per entrambi. Grosjean ha reagito bene all’arrivo di Kovalainen al posto di Räikkönen, Hülkenberg si sta mettendo in mostra alla grande, sfruttando la verve ritrovata di una Sauber sorpresa nel finale di campionato.

I terza fila delusioni e soddisfazioni. Lewsi Hamilton forse avrebbe sperato in una performance migliore, ma l’eliminazione di Rosberg in Q2 deve forse portare la Mercedes a un ridimensionamento dei piani. Fernando Alonso, invece, ha tirato fuori dal casco un coniglio magico, portando la F138 in una posizione su cui alla fine del terzo turno di libere Domenicali avrebbe messo la firma con gli occhi bendati.

Quarta fila di rabbia e orgoglio. Sergio Perez, nella gara di “casa” (abita a Houston, a due ore di macchina, e il Messico è a un tiro di schioppo) si è preso la soddisfazione di gridare platealmente alla McLaren un “avete sbagliato a mollarmi”, ma è probabile che sul suo appiedamento ci siano ragioni ben lontane dall’apprezzamento del pilota: si tratta di sponsorizzazioni venute meno, amen. Heikki Kovalainen, invece, mostra che con una macchina decente i piloti si possono valutare bene, con un catorcio è un po’ più difficile. L’ottavo posto in griglia è una posizione ottima per un rientrante in un top team. Il futuro in Caterham non è esaltante, ma la forma e la capacità di guida non sono gli unici atouts presi in considerazione di questi tempi.

Infine, in quinta fila c’è soddisfazione, volontà, forza d’animo. Valtteri Bottas, con il nono posto, ha dato una boccata d’ossigeno allo spirito della Williams. Maldonado lamenta un boicottaggio che non sarebbe sconosciuto nell’ambiente, ma la differenza è in effetti troppa per pensare a una differenza così ampia tra i due driver. Non fa onore, non farebbe onore, al team di Sir Frank. Esteban Gutierrez, con la rivitalizzata Sauber, meriterebbe di avere un futuro in F1. La chiusura dei rubinetti verso il motorsport da parte della Telmex di Carlos Slim è però un brutto colpo alle sue ambizioni.

La solidarietà della Caterham per le Filippine

La Q2 con doppia sorpresa: l’eliminazione di Nico Rosberg dalla lotta per la pole, ma anche mezzo sorriso in Ferrari, con Alonso terzo, dietro solo a Vettel e Webber e davanti all’incredibile Bottas, a Grosjean, Hülkenberg, Hamilton, Gutierrez (altra conferma di sorpresa), Perez e Kovalainen. Eliminati Ricciardo, Di Resta, Button, Rosberg, Massa e Vergne. In particolare il pilota brasiliano della Ferrari ha patito, nell’ultimo tentativo, un errore all’ingresso della prima curva, che ha compromesso tutto il giro. Massa ha lamentato uno strano comportamento della monoposto, come se ci fosse qualcosa di rotto. «Non c’è una spiegazione, da ieri pomeriggio la monoposto non va come dovrebbe. Dobbiamo verificare tutto, per capire se c’è qualcosa che non funziona» ha detto il pilota brasiliano. Gomme medie utilizzate in Q1 per tutti nelle prime fasi, poi tutti sulle gomme nuove.

Nella prima eliminatoria, Valtteri Bottas a sorpresa si portava al comando, con il tempo di 1’37’’821, mettendosi alle spalle Hamilton, l’altra sorpresa Gutierrez, Webber, Hülkenberg, Perez, Kovalainen, Vettel, Button e Grosjean, che chiudeva la momentanea Top Ten. Rosberg guidava gli inseguitori, qualificati per la manche successiva, sopravanzando Vergne, Ricciardo, Di Resta, Alonso e Massa, ultimi due qualificati. Eliminati Sutil, Maldonado, van der Garde, Bianchi, Pic e Chilton. Tutti hanno utilizzato gomme medie. Adrian Sutil si fermava alla fine della prima manche, con la Force India in grande difficoltà di inserimento, evidente fin dalla curva uno, in cui il tedesco era costretto a un lungo, a causa di una rottura alla trasmissione o ai freni (in aggiornamento).

Pic patirà un arretramento di cinque posizioni in griglia, per la sostituzione anticipata del cambio sulla sua Caterham-Renault, alla fine del terzo turno di libere. Quindi passerà dalla penultima all’ultima posizione. Jenson Button invece sarà arretrato di 3 posizioni, per aver superato qualcuno (ma non si sa chi…) nel corso delle prime libere di venerdì, quando la direzione di gara aveva sospeso la sessione a causa di un guasto all’elicottero medico. Il campione del mondo del 2009 passerà dal 16° al 19° posto, facendo avanzare di una posizione Rosberg, Massa e Vergne.

Per la gara è ipotizzabile un solo pit stop. Secondo le analisi della Pirelli, il consumo delle medium (con cui partiranno tutti) è quantificabile in 5 centesimi di secondo al giro, sulle hard questo declino di performance è stato stimato in 2 centesimi al giro. Attesi i giovani leoni Grosjean, Hülkenberg. Il rientrante Kovalainen, se trova la Lotus ad assecondarlo. Alonso potrebbe lottare per il podio, Massa è chiamato all’ennesimo recupero.

Vettel è in corsa per l’ottavo successo consecutivo, per superare Michael Schumacher in questa speciale classifica: poi l’obiettivo saranno le 11 vittorie stagionali, sempre per eguagliare Re Shumy. Ma per quello ci sarà ancora il GP del Brasile. Che noia, che barba…

Ultimo aggiornamento il 16 Novembre 2013, ore 21.04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA

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