Calgary, donna cura il figlio di 7 anni con medicine alternative e ne causa la morte. Arrestata

Una mamma di 44 anni è stata arrestata in Canada con l’accusa di aver negato al figlio malato le cure mediche tradizionali per una infezione batterica, curandolo invece con rimedi olistici fino a causarne la morte

Tamara Lovett al momento dell'arresto (Foto del Toronto Sun)Due giorni fa, la polizia di Calgary, in Canada, ha arrestato una donna di 44 anni, Tamara Lovett, con l’accusa di aver provocato la morte del figlio Ryan, di 7 anni, per negligenza. Il 2 marzo scorso, la Lovett chiese l’intervento dei paramedici presso la propria abitazione, perché il bambino stava male. L’unità proveniente dall’ospedale della città canadese, non poté che rilevarne il decesso.

Il bambino infatti era stato colpito da un’influenza fin dal mese precedente, e poi colto da crisi epilettiche. L’autopsia evidenziò come piccolo fosse morto a causa di un’infezione di Streptococcus Pyogenes di tipo A, spesso curabile con semplici antibiotici. Fu rilevato anche che il suo fegato fosse in necrosi.

Dopo nove mesi di indagine, la madre di Ryan è stata arrestata perché la polizia, allertata dall’ospedale a causa delle condizioni generali in cui era stato trovato il povero bambino, ha ipotizzato che la signora Lovett avesse curato in modo non appropriato il figlio, lungo tutta la sua breve esistenza. Tamara è descritta da tutti come mamma single e amorevole, madre di un altro bambino più grande, affidato però al primo marito, anche convinta sostenitrice dell’efficacia della medicina alternativa e omeopatica.

Il capo di accusa da cui si deve difendere infatti è negligenza e incuria nella crescita del bambino. Come scrive Sherry Zickefoose, nel suo articolo sul Calgary Herald, “in Canada è illegale per un genitore o un tutore negare ai bambini cibo, il riparo, attenzioni e cure mediche necessarie alla e alla protezione da pericoli”. Mike Cavilla, sergente della squadra omicidi, ha dichiarato in conferenza stampa che dalle indagini non risulta alcun referto medico che attesti lo stato di salute del piccolo Ryan, in tutta la sua breve vita, e che vi sono numerose testimonianze di amici e parenti della madre testimonianti dello stato di malattia del bambino prima della chiamata di emergenza. L’accusa è che la madre abbia tenuto a letto il bambino senza somministrargli le cure adeguate per guarirlo da una semplice infezione batterica.

Si rimane sbigottiti per l’assenza delle istituzioni, quali la scuola per esempio – che non risulta aver mai chiesto una attestazione medica per la partecipazione alle attività didattiche – e per la distrazione o l’incapacità di intervenire della comunità: un vicino, un amico un familiare dovrebbe dare al malessere di un minore la priorità sia sulla patria podestà sia sulle remore nel chiamare il pronto intervento, anche solo per esporre la situazione chiedendo un consiglio.

I bimbi vanno tutelati sempre: a volte anche dalle paure e dalle convinzioni dei genitori.

Credits: torontosun.com, calgary.ctvnews.ca, calgaryherald.com, Calgary Police

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