Funerali di Giuseppina Jacona, farmacie a lutto per un’ora in tutta l’isola

Francesco Mangano, presidente di Federfarma Sicilia, e Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo, hanno invitato tutti i colleghi siciliani al gesto di solidarietà e di protesta in concomitanza con il funerale di Giuseppina Jacona, la farmacista uccisa a Blufi con una coltellata alla gola lo scorso 21 novembre. Un’ora di lutto e saracinesche abbassate dalle 11 alle 12 

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La farmacia della dototressa Giuseppina Jacona – nel riquadro – in cui
si è consumato l’efferato delitto di Blufi (foto da Google Map/agenzie)

Un’ora di silenzio e serrande abbassate a metà, dalle 11 alle 12 di martedì 26 novembre, in concomitanza con il funerale di Giuseppina Jacona, la farmacista 79enne brutalmente uccisa con una coltellata alla gola a Blufi, a Blufi, lo scorso 21 novembre. E’ l’invito di Francesco Mangano, presidente di Federfarma Sicilia, e di Roberto Tobia, presidente di Federfarma Palermo, che dopo l’efferato omicidio che ha coinvolto l’anziana farmacista durante un tentativo di rapina, hanno lanciato l’iniziativa, sperando venga accolta da tutti i colleghi dell’isola. Mangano e Tobia hanno inoltre richiesto un incontro con il prefetto di Palermo, Francesca Rita Maria Cannizzo, perché venga innalzata la tutela di tutte le farmacie siciliane. 

Sessanta minuti di lutto in tutta la Sicilia, con tanto di volantino affisso fuori dalle saracinesche, per spiegare ai clienti le ragioni dell’iniziativa e stringersi attorno a Giuseppina, il cui sorriso è stato spezzato da un uomo che per molti mesi lei aveva aiutato. Un modo, tra l’altro, per segnalare le condizioni di insicurezza in cui si trovano costretti a vivere i farmacisti, i loro collaboratori e perfino gli utenti, dopo gli attacchi sempre più frequenti degli ultimi mesi. 

Una violenza che Federfarma Palermo commenta con “incredulità, sgomento e indignazione”. Ecco, allora, che si considerano necessarie delle misure di prevenzione e tutela nei confronti di chi svolge questo lavoro. «C’è bisogno di protezione per chi lavora in farmacia e per chi vi entraspiegano Mangano e Tobia – lo Stato deve intervenire con tutte le Istituzioni competenti per garantire il diritto alla sicurezza e la serenità in un luogo di vita e di salute qual è la farmacia. Certamente non può essere una telecamera a fermare criminali che non hanno nulla da perdere».

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