La Consulta boccia il ‘Porcellum’. Legge elettorale incostituzionale

La Corte Costituzionale ha emesso il verdetto sulla legittimità della legge elettorale. ”Il Parlamento può sempre approvare nuove leggi elettorali, secondo le proprie scelte politiche, nel rispetto dei principi costituzionali”. Stop su premio di maggioranza ed esclusione del voto di preferenza. Ripristinato il Mattarellum

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Il ‘Porcellum‘ e’ incostituzionale. Lo ha deciso la Corte Costituzionale al termine di una lunga camera di consiglio, in cui e’ stata vagliata la legittimita’ dell’attuale legge elettorale, in particolare sul premio di maggioranza e l’esclusione del voto di preferenza. 

La Corte costituzionale ha dichiarato l’illegittimita’ delle norme che prevedono l’assegnazione di un premio di maggioranza – sia per la Camera dei Deputati che per il Senato della Repubblica – alla lista o alla coalizione di liste che abbiano ottenuto il maggior numero di voti e che non abbiano conseguito, almeno, alla Camera, 340 seggi e, al Senato, il 55% dei seggi assegnati a ciascuna Regione.

La Consulta ha dichiarato illegittime anche le norme che stabiliscono la presentazione di liste elettorali “bloccate”, nella parte in cui non consentono all’elettore di esprimere una preferenza.

In un primo momento era atteso un rinvio a gennaio, ma il presidente del Senato, Pietro Grasso, aveva subito lanciato l’allarme circa eventuali reazioni dell’opinione pubblica, ormai stanca di un sistema politico che non affronta i problemi. Nelle prime ore di questa mattina, avevamo raccolto le indiscrezioni circolate nella tarda serata di ieri, secondo le quali la Corte Costituzionali avrebbe potuto fare un poderoso “indietro tutta” e decidere oggi stesso sulla questione sollevata dagli avvocati Aldo Bozzi, Claudio Tani e Felice Carlo Besostri e che la Cassazione avevo posto di fronte al giudizio della Consulta, per supposta incostituzionalità della legge elettorale.

I rilievi sono stati accolti e quindi la Consulta ha ripristinato ora il Mattarellum, con il 75% dei seggi attribuiti in base ai collegi uninominali e il 25% su base proporzionale. Una legge elettorale che aveva dimostrato di funzionare e di assicurare la governabilità.

Aspetto curioso: tra i giudici della Corte Costituzionale c’è Sergio Mattarella, estensore della legge elettorale in vigore prima del “Porcellum“.

Credit: AGI

Ultimo aggiornamento 4 Dicembre 2013, ore 18.49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA