Dimagrire? Attenzione all’indice di qualità della dieta

In occasione del settimo congresso regionale della Società Italiana dell’Obesità, Andrea Lenzi direttore della Sezione di fisiopatologia medica ed endocrinologia del Dipartimento di medicina sperimentale della Sapienza ha presentato un nuovo parametro, l’Idq (indice di qualità della dieta), utile per capire quali alimenti fanno dimagrire nella dieta e quali no 

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«Non è solo l’introito calorico a determinare lo sviluppo dell’obesità e del sovrappeso ma come si costruisce il menu, bilanciando i cibi contenenti grassi saturi o glucidi con le fibre». La ricetta è quella di Andrea Lenzi, direttore della Sezione di fisiopatologia medica ed endocrinologia del Dipartimento di medicina sperimentale della Sapienza, che in occasione del settimo Congresso regionale della Società Italiana dell’Obesità (Sio), svoltosi lo scorso sabato a Roma, ha presentato un nuovo parametro, l’indice di qualità della dieta, parametro utile per capire se determinati alimenti scelti per la dieta facciano dimagrire o meno.

L’Iqd sarebbe in grado di individuare se determinati cibi presentano caratteristiche che rallentano o accelerano il metabolismo. Per calcolarlo è necessario misurare l’introito di glicidi (carboidrati e zuccheri integrali) e moltiplicarlo per gli acidi grassi saturi e dividerlo con quello delle fibre (frutta e verdura). Per arrivare alla comprensione di ciò Lenzi, coadiuvato da un team di medici ed esperti, ha esaminato all’interno dell’ateneo della capitale 120 persone con uno stile di vita simile ma che seguivano regimi alimentari diversi. Di costoro, infatti, 30 erano vegani, 30 latto-ovovegetariani, 30 onnivori magri e 30 onnivori obesi. «A parità di calorie assunte ogni giorno da vegani, vegetariani che includono latte e uova, magri onnivori e obesi onnivori si evidenziano pesi decisamente differenti».

I ricercatori sono giunti alla conclusione che se i pasti ricchi di carboidrati, zuccheri, grassi saturi e alcuni tipi di formaggi aumentano il rischio di sovrappeso, verdure, i cereali integrali e alimenti ricchi di fibre, incrementano l’indice di qualità della dieta. «I piatti privi di fibre e verdure e ricchi di grassi saturi, in particolare le carni rosse – conclude Lenzi – non solo fanno ingrassare ma facilitano lo sviluppo di malattie correlate all’obesità». La dieta più appropriata, dunque, non può che essere quella mediterranea

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Un pensiero su “Dimagrire? Attenzione all’indice di qualità della dieta

  • 19/12/2013 in 08:08:55
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    Veramente utili questi studi, in particolare il nuovo indice di qualità della dieta è da condividere e diffondere in modo da conoscere (ed apprezzare) sempre più l’importanza di un’alimentazione sana e corretta.

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