Alitalia: Etihad pronta a investire 300 milioni, sarà primo socio

Possibile svolta nella vicenda della ex compagnia di bandiera. La compagnia di Abu Dhabi secondo Bloomberg potrebbe entrare nel capitale sociale di Alitalia, diventando il primo azionista

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Alitalia sarebe vicina a ottenere un apporto di capitali di circa 300 milioni di euro ($ 413.000.000) da Etihad Airways, sostiene l’agenzia Blomberg citando tre fonti a conoscenza dell’operazione.  I colloqui sarebbero in fase avanzata e se andasse in porto farebbe diventare la compagnia di bandiera di Abu Dhabi il primo azionista di Alitalia, secondo questa fonte citata da Bloomberg, ma che ha inteso mantenere l’anonimato.

Non è stata ancora presa alcuna decisione definitiva, perché Alitalia avrebbe sondato altri potenziali partners, affermano le fonti dell’agenzia di stampa americana del gruppo Bloomberg. Secondo una di queste fonti, Alitalia ed Etihad potrebbero incontrarsi domani per chiudere l’accordo.

A conferma che l’operazione comunque è in fase avanzata pre-esecutiva, al management della compagnia fondata nel 2003 dallo sceicco Khalifa bin Zayed Al Nahayan sarebbe stato dato accesso alla contabilità e starebbe valutando un’offerta, in attesa dei dati definitivi dell’aumento di capitale di Alitalia, oltre a un accordo sul taglio di posti di lavoro. Entrambe le compagnie peraltro hanno rifiutato di commentare la circostanza dell’accordo, un segno che la trattativa è davvero in fase finale.

La compagnia di bandiera di Abu Dhabi controlla già Aer Lingus, Air Berlin, Air Serbia, Air Seychelles, Darwin Airline, Jet Airways e Virgin Australia. Lo scorso mese, durante il Dubai Airshow, James Hogan, CEO di Etihad, ha annunciato un maestoso ordine d’acquisto di 199 aeromobili Airbus e Boeing e di 294 motori, per un valore complessivo di 67 miliardi di dollari statunitensi. Un acquisto che è coerente con l’obiettivo di diventare leader nel settore dell’aviazione per i prossimi dieci anni.

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Come si ricorderà, Alitalia sta cercando un investitore internazionale dopo che l’azionista Air France-KLM ha deciso di non partecipare all’aumento di capitale, diluendo altresì la propria quota all’8 per cento, dal 25 per cento precedente, facendo così cadere il diritto di veto sulla scelta di nuovi partner.

Di contro, il gruppo guidato da Roberto Colaninno ha urgente necessità di liquidità, per superare la fase di stallo pre-fallimentare. Il Governo italiano, sebbene con la finzione dell’intervento della Cassa Depositi e Prestiti attraverso Poste Italiane, ha negoziato un pacchetto di salvataggio tra cui l’iniezione di capitale, del valore di 300 milioni di euro.

In cambio, Alitalia prevede di tagliare i costi di 295 milioni di Euro, riducendo l’organico di 1.900 unità, ha affermato l’Amministratore Delegato, Gabriele Del Torchio.

Il Governo è coinvolto in modo diretto nella ricerca di nuovi soci finanziatori, con il presidente del Consiglio Enrico Letta che spinge per trovare una soluzione definitiva. La strategia di James Hogan cadrebbe a fagiolo per Alitalia, che entrerebbe in un gruppo collegato con molti parners e in una rete che potrebbe portare molti benefici al turismo italiano, di cui Alitalia sarebbe una specie di richiamo inevitabile.

Credits: AGI, Bloomberg

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