Milleproroghe: Calderoli, Napolitano non firmi se contiene norme di decreti decaduti

Nel caso di firma, si evidenzierebbe – secondo il vicepresidente del Senato – un’ipotesi di violazione della Costituzione tale da giustificare la richiesta di impeachment (messa in stato di accusa) del presidente della Repubblica

Roberto Calderoli (Lega Nord), vice presidente del Senato

Roma – Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano non firmi il Decreto Legge “Milleproroghe”, se contiene norme di decreti decaduti o ritirati come il “Salva Roma”. Perché questa sarebbe una violazione gravissima che costringerebbe addirittura a sostenere l’impeachment del capo dello Stato, invocato da Grillo.

Questo è il senso dell’appello lanciato da Roberto Calderoli, vice presidente del Senato ed esponente di spicco della Lega Nord.

Apprezzabile il richiamo del presidente della Repubblica ai presidenti delle Camere rispetto all’ammissibilità degli emendamenti ai decreti legge – ha sottolineato Calderoli in un colloquio con l’AGI – ma un ulteriore richiamo e’ bene farlo anche al presidente della Repubblica perché non firmi decreti con contenuti uguali a norme di dl decaduti o ritirati o come quello su Roma“.

Quello di Calderoli è “un forte richiamo” o anche “una diffida al presidente della Repubblica a firmare un decreto in contrasto con il pronunciamento della Corte Costituzionale” che ha evidenziato come sia in contrasto con l’ordinamento vigente la reiterazione di decreti contenenti norme decadute o ritirate dal Governo, nell’esercizio dell’attività legislativa d’urgenza. “Diversamente – ha osservato l’esponente della Lega Nord – la grave violazione ci costringerebbe a sostenere posizioni come quelle di Grillo rispetto all’impeachment“.

Nonostante alcune dichiarazioni non sempre nel segno della sobrietà e la paternità della legge elettorale ancora in vigore – definita “una porcata” proprio dal senatore bergamasco – Roberto Calderoli è riconosciuto come tra i più competenti vicepresidenti della Camera Alta del Parlamento italiano. Di professione odontoiatra, Calderoli è considerato da tutte le forze politiche molto equilibrato nell’esercizio delle sue funzioni e molto competente in procedure e aspetti di rilevanza costituzionale.

Credit: AGI