“Una notte al museo”. Un sabato all’insegna della cultura in Italia. In Sicilia aperte alcune strutture

Torna l’appuntamento notturno con i musei, aperti gratuitamente alle fruizione del pubblico, con alcune incredibili eccezioni che fanno gridare allo scandalo. In Sicilia aperti – nel silenzio delle istituzioni – Museo Pitrè e Cantieri Culturali della Zisa a Palermo, al contrario di quanto pubblicizzato dai Beniculturali

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Roma – Torna “Una notte al museo”, l’appuntamento notturno con la cultura: sabato 28 dicembre sarà possibile visitare gratuitamente – fino alle 24 – musei e siti archeologici in tutta Italia. È il sesto appuntamento organizzato dal ministero dei Beni culturali che replicherà a Capodanno.

Una notte al museoOltre agli ingressi liberi sono previste aperture straordinarie del patrimonio italiano da nord a sud: dagli scavi di Ercolano, Pompei e Stabia in Campania al Castello di Miramare a Trieste. A Roma, invece, apre le porte al pubblico il museo nazionale etrusco di Villa Giulia; a Siena e a Bologna le pinacoteche nazionali.

Sono in programma anche spettacoli culturali e concerti: da Torino con la lettura di estratti di Freud e Einstein all’Armeria Reale e la performance ‘Tocca la barba all’imperatore’ al museo delle antichità, a Milano con un concerto di musica medievale alla pinacoteca di Brera, da Firenze con lo spettacolo ‘1492: libri di Lorenzo’ alle cappelle medicee, a Roma con il ‘Suono delle fontane di Roma’ al palazzo Altemps, e in Sardegna al museo archeologico nazionale di Cagliari i racconti di Charles Dickens per i piu’ piccoli. Sul sito del Mibac è possibile consultare l’elenco dei musei che aderiscono all’iniziativa.

Duole rilevare che né sabato 28, né a Capodanno, in Sicilia vi saranno musei o luoghi di cultura aperti al pubblico. Un segno della inefficienza del sistema di gestione e amministrazione del patrimonio culturale, non solo per colpa degli amministratori pubblici, ma anche di incrostazioni…culturali difficili da disarticolare. Una vergogna, in sintesi.

In altri posti del mondo, con un patrimonio di qualità infinitamente minore, si riesce a produrre un effetto su tutta la filiera della conoscenza, con effetti benefici sul turismo e la partecipazione sociale.

Perché in Italia è impossibile?

Elenco degli Istituti che aderiscono sabato 28 dicembre 2013 alla manifestazione “Una notte al museo”

Elenco delle strutture statali aperte il 1° gennaio 2014

Aggiornamento del 30 Dicembre 2013, ore 00.38

Rispondiamo direttamente nell’articolo alla lettrice Manuela, che ci rimprovera (giustamente), per un’informazione incompleta. Infatti, contrariamente a quanto pubblicato dal Ministero dei Beni Culturali, anche in Sicilia “Una notte al museo” ha avuto adesioni di gran livello.

A Palermo non solo i Cantieri Culturali della Zisa sono stati meta di visite in orario inusuale, avvicinando chi – magari solo per impegni di lavoro – non trova il tempo di farlo nelle ore canoniche; ma anche il Museo Pitrè ha aderito all’iniziativa. Non così a Palazzo Abatellis, dove il custode – secondo il TGR Sicilia – avrebbe risposto ai visitatori che la struttura non partecipava a questo sforzo dei Beniculturali.

Purtroppo per chi scrive da lontano è difficile avere un quadro preciso: il Ministero presieduto da Massimo Bray ha diramato gli elenchi delle strutture museali (che abbiamo pubblicato subito con un link), da cui si evince che nessun museo siciliano partecipasse alla kermesse di fine anno (e di Capodanno).

Quindi alla gentilissima Manuela porgiamo le nostre scuse, ma la preghiamo di rivolgere i suoi improperi all’Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana della Regione Sicilia (link), i cui funzioanri hanno dimenticato di informare come l’iniziativa avrebbe meritato. Anche sui social media (profilo Facebook dell’ABCIS, qui).

Naturalmente per il futuro non ci fideremo più di quanto promuove e comunica il Ministero e ci obbligheremo a fare le dovute verifiche.

Credit: AGI, MIBAC

5 pensieri riguardo ““Una notte al museo”. Un sabato all’insegna della cultura in Italia. In Sicilia aperte alcune strutture

  • 29/12/2013 in 21:17:34
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    “Duole rilevare che né sabato 28, né a Capodanno, in Sicilia vi saranno musei o luoghi di cultura aperti al pubblico. Un segno della inefficienza del sistema di gestione e amministrazione del patrimonio culturale, non solo per colpa degli amministratori pubblici, ma anche di incrostazioni…culturali difficili da disarticolare. Una vergogna, in sintesi” riportate voi. Io invece vi dico che in Sicilia sabato 28/12 la manifestazione c’è stata, vedi Castello della Zisa…quindi qual’è la vergogna? l’unica vergogna è che chi comunica e scrive articoli sui siti, portali e cosi via dovrebbe aggiornarsi e darle bene le notizie, TUTTE!

    • 30/12/2013 in 00:24:58
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      Le rispondo, gentile Manuela, direttamente nell’articolo.

      • 30/12/2013 in 02:54:00
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        Grazie per la pronta risposta. I miei “improperi” erano dovuti semplicemente al fatto che, a causa di totale disinformazione, come anche voi avete fatto notare, si è parlato di vergogna siciliana causata da quanto scritto nell’articolo di riferimento, quando invece la Sicilia ha aderito all’iniziativa. La vergogna invece sta nella totale mancanza di comunicazione e promozione da parte di un ente che invece dovrebbe occuparsene. Sicuramente mi rivolgerò all’Assessorato di appartenenza, come suggeritomi da voi, per capire meglio la questione e, quantomeno, fare in modo che non accadano più queste cose. E’davvero un peccato.
        Cordiali saluti,
        Manuela

        • 30/12/2013 in 03:00:45
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          Manuela, ho impostato personalmente questo articolo (su una materia che in genere è trattata da altri) mentre ero a Verona. Oggi al TG3 Sicilia ho visto il servizio che parlava della Zisa, del Museo Pitrè e di Palazzo Abatellis. Ora, se lei controlla i documenti del ministero (linkati e scaricabili in pdf), lei potrà verificare di persona che non c’è alcuna struttura museale tra quelle aperte a Capodanno.

          Non siamo immuni da errori (e chi lo è?) e apprezziamo anche le critiche, perfino quelle aspre, in un quadro costruttivo di collaborazione. Anche perché siamo una testata piccola, di nicchia, che si muove con difficoltà in un panorama di crisi. Però le colpe altrui non vogliamo prendercele. E in questo caso qualcuno non ha fatto tutto quel che avrebbe dovuto fare.

          Con l’occasione, cordiali saluti a lei e auguri di buon anno (Vincenzo Scichilone)!

          • 30/12/2013 in 14:00:40
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            Forse mi sono espressa male, so bene che la colpa non è vostra ma di chi di competenza. Ho già spiegato sopra le motivazioni della mia critica. La ringrazio nuovamente per la risposta e auguro anche a lei un buon anno!
            Manuela

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