‘Notte tranquilla’ per Bersani: è vigile e ha parlato con la moglie. Nessun danno neurologico

Notte tranquilla per l’ex segretario Pd operato domenica dopo essere stato ricoverato d’urgenza all’ospedale Maggiore di Parma per un’emorragia cerebrale

Pierluigi Bersani, esponente di spicco del PD ed ex segretario politico del "Dem"Parma – Ha passato una “notte tranquilla” Pieruigi Bersani, dopo l’intervento chirurgico al quale è stato sottoposto domenica all’ospedale Maggiore di Parma in seguito all’emorragia cerebrale subarcnoidea che lo aveva colpito. Lo ha riferito lo stesso nosocomio, specificando che in queste ore l’ex segretario Pd “è vigile e ha scambiato due parole con la moglie per un veloce saluto di buongiorno”.

Nel corso di un breve incontro con la stampa, i dirigenti del nosocomio parmense hanno diffuso il terzo bollettino medico, in cui è riportato che l’ex segretario del PD non ha alcun danno neurologico, non è sedato e non è intubato. Insomma, il quadro clinico è positivo e il decorso normale. Bersani parla ed è attorniato dai familiari.

A Bersani, che è già stato sottoposto a una Tac di controllo i cui risultati sono stati giudicati “in linea con il quadro clinico” e cioè “sostanzialmente positivi”, è stata tolta la sedazione. Al momento si trova ancora nel reparto di rianimazione e i medici lo terranno sotto stretta osservazione per almeno altre 48 ore. La prognosi resta dunque riservata.

L’intervento, effettuato dal primario di Neurochirurgia Ermanno Giombelli e dalla sua equipe, durato circa 3 ore, si era “concluso positivamente” intorno alle 22 di e le condizioni di Bersani erano state giudicate “stabili” già subito dopo l’operazione, come riferito nel bollettino medico diffuso nella serata di ieri. “E’ troppo presto per esprimere un parere assoluto, saranno decisive le prossime 48-72 ore”, aveva dichiarato Giombelli.

Nuovi aggiornamenti saranno forniti oggi intorno alle 11 dai medici del nosocomio che terranno una conferenza stampa.

Un buon segnale delle sue condizioni generali è la richiesta alle figlie se avessero provveduto a registrargli la partita Juventus-Roma, come richiesto prima dell’intervento. E quindi viene naturale un pensiero di solidarietà alle figlie, costrette a “preoccuparsi” di una partita di calcio nel centro di una bufera…di sentimenti. Ah Bersà…

Credit: Adnkronos/Ign