Lotta ai tumori: sviluppate nanocapsule per veicolare antiossidanti anti-cancro nel sangue

Un team di ricercatori del Winship Cancer Institute della Emory University di Atlanta, coordinati dal professor Dong Luna Shin, ha individuato un metodo per somministrare grandi quantità di un enzima di origine naturale, molto efficace nell’inibizione della recidiva di malattie oncologiche e nella prevenzione del rischio cancro

Nei broccoli ci potrebbe essere la chiave per la lotta al cancro nel prossimo futuro

Atlanta – Un gruppo di ricercatori Winship Cancer Institute della Emory University hanno scoperto un sistema di veicolazione efficace di farmaci attraverso l’uso delle nanotecnologie, che un giorno potrebbero influenzare in modo significativo la prevenzione del cancro.

Lo studio, pubblicato oggi su Cancer Prevention Research, una rivista della American Association for Cancer Research, ha riguardato l’utilizzo di quantità microscopiche di un naturale antiossidante, la luteolina, che è stata incapsulata in un polimero solubile in acqua. Iniettato nei topi, la nano-luteolina ha inibito la crescita di cellule tumorali del cancro del polmone, della testa e del collo.

Il professor Dong Moon Shin, coordinatore della ricerca sulla luteinaI nostri risultati suggeriscono che l’uso di nanoparticelle naturali agenti dietetici, come la luteolina, ha molti vantaggi“, ha affermato il coordinatore della ricerca, Dong Luna Shin, professore di ematologia e oncologia medica presso la Emory University School of Medicine e direttore associato dello sviluppo accademico del Winship Cancer Institute. “Utilizzando un’elevata concentrazione di luteolina nel sangue, siamo stati in grado di inibire meglio la crescita delle cellule tumorali“, ha spiegato.

La luteolina è nota per i suoi effetti anti-infiammatori e anti-cancro e si trova in forma naturale nelle verdure a foglia verde come broccoli, sedano e carciofi. Tuttavia, secondo il professor Shin, per essere efficace nella lotta preventiva ai tumori, la luteolina dovrebbe essere consumata in grandi quantità. Così, concentrando il composto in una nanoparticella solubile in acqua, i ricercatori hanno trovato un sistema per rendere efficace l’uso della nano-luteolina, riconoscendone l’immenso potenziale per i futuri studi umani di chemioprevenzione delle malattie oncologiche.

La chemioprevenzione è oggi usata per aiutare a fermare la recidiva nei pazienti e a ridurre il rischio cancro in altri.

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