Al via accordo Barilla-Coprob per ‘rivoluzione’ agricola sostenibile

Importante accordo per l’economia agricola del nord Italia, con possibilità di estendere anche al resto del Paese l’integrazione orizzontale tra le filiere del grano duro e dello zucchero

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Parma – Barilla e Coprob (Cooperativa Produttori Bieticoli), principale produttore di zucchero italiano, commercializzato con il marchio Italia Zuccheri, hanno firmato il 10 gennaio scorso un protocollo di intesa per un accordo orizzontale tra le filiere, il primo nel suo genere in Italia per favorire la rotazione delle colture. L’accordo s’inserisce nel Progetto Filiere Integrate di Barilla per promuovere collaborazioni di tipo orizzontale nel sistema agroalimentare italiano, favorendo la competitività del sistema. Sarà promossa la massima integrazione tra le filiere del grano duro e dello zucchero in diverse aziende del Nord Italia, un primo passo di un progetto che prevede sviluppi con altre filiere.

L’obiettivo finale del Progetto Filiere Integrate orizzontale è permettere agli operatori agricoli di sviluppare un sistema di avvicendamento colturale sostenibile senza sprechi produttivi. L’adozione di corretti avvicendamenti e l’utilizzo di sistemi di supporto delle decisioni hanno ridotto fino al 30% le emissioni di CO2 e i costi di produzione. In particolare i soci di Coprob saranno accompagnati in un percorso almeno triennale di assistenza tecnica al ricorso alle tecnologie di ultima generazione, con notevoli vantaggi in termini di sostenibilità ed efficienza.

«La firma del protocollo di intesa per la collaborazione orizzontale con la filiera dello zucchero è un passo molto importante verso quella che possiamo definire una rivoluzione agricola sostenibile che Barilla ha iniziato a immaginare già negli anni ’90», ha spiegato Luca Ruini, responsabile Ambiente e Sicurezza di Barilla.

«Il Progetto Filiere Integrate è in continua evoluzione – ha precisato Ruini – Barilla è in contatto con i principali operatori agroalimentari che hanno intrapreso un percorso di sostenibilità ambientale simile al nostro, per lo sviluppo di future attività congiunte e sinergiche al fine di rendere il sistema agricolo italiano più competitivo verso i sistemi agricoli di altri paesi».

L’intesa mette in pratica quanto emerso con l’iniziativa “Campi Aperti“, la sperimentazione condotta in Italia tra il 2011 e il 2013 sui campi di numerose aziende italiane fornitrici di grano di Barilla. L’avvicendamento delle colture con rotazioni di cereali, leguminose, proteoleaginose e orticole ha consentito di produrre un grano duro di alta qualità, migliorando la fertilità del terreno, incrementando la biodiversità, riducendo l’impatto ambientale e incrementando il valore economico per gli operatori della filiera italiana.

L’accordo attribuisce ai soci di Coprob che integrano la coltivazione del grano duro con quella della barbabietola da zucchero il diritto a inserire entrambe le proprie produzioni all’interno di filiere guidate da contratti di coltivazione sottoscritti dalle aziende firmatarie, che vanno a premiare le pratiche di sostenibilità adottate.

«Coprob prosegue le azioni a sostegno della filiera integrata dello zucchero italiano, proiettando verso il futuro la produzione nazionale – ha affermato Claudio Gallerani, presidente di Coprob – produzione nazionale che richiede anche la volontà delle istituzioni e scelte consapevoli e responsabili dei consumatori a favore di uno zucchero nazionale e di qualità».

Credit: Adnkronos

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