Test del sangue può svelare tumore a polmone due anni prima di Tac

Lo dimostra uno studio dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano pubblicato sul Journal of Clinical Oncology e presentato l’8 gennaio scorso a San Diego, in California, da Gabriella Sozzi nell’ambito della conferenza “Origini Molecolari del Tumore al Polmone”, promossa dall’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro e dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Tumore al Polmone

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Roma – Uno studio condotto all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano e pubblicato sul Journal of Clinical Oncology (Jco) ha dimostrato che un test basato su un prelievo di sangue è in grado di ridurre in maniera significativa la percentuale di falsi positivi ottenuti con la Tac spirale, che è l’indagine radiologica suggerita per la diagnosi precoce del tumore al polmone nei forti fumatori. Il test, basato sull’analisi di micro-Rna circolanti, ha dimostrato un’alta sensibilità e la capacità di individuare il tumore al polmone fino a due anni prima della diagnosi ottenuta usando la Tac spirale.

I risultati dello studio sono stati presentati l’8 gennaio a San Diego, California, alla conferenza dell’Associazione Americana per la Ricerca sul Cancro e dell’Associazione Internazionale per lo Studio del Tumore al Polmone intitolato “Origini Molecolari del Tumore al Polmone” da Gabriella Sozzi, Direttore dell’Unità di Genetica Tumorale dell’Istituto Nazionale dei Tumori. Gensignia Ltd, società londinese privata per lo sviluppo di test diagnostici molecolari, intende lanciare inizialmente il test negli Stati Uniti nel 2014.

Campioni di sangue raccolti durante un ampio studio retrospettivo su 939 forti fumatori, arruolati nello studio randomizzato Multicentric Italian Lung Detection (MILD), sono stati utilizzati per determinare l’utilità predittiva, diagnostica e prognostica del test molecolare dei microRNA circolanti nel sangue. Il test molecolare valuta i livelli di 24 microRNA nel plasma sanguigno.

I forti fumatori analizzati nello studio correlativo non presentavano la malattia (870 individui) oppure avevano già un tumore al polmone (69 individui). Il test dei micro-RNA ha dimostrato una sensibilità dell’87% nell’identificare il tumore al polmone. Considerando tutti gli individui analizzati, il test dei microRNA ha riportato un valore predittivo negativo del 99% per l’identificazione della malattia e del 99.86% per la predizione delle morti per cancro polmonare, sottolineando l’elevata specificità del test nella corretta identificazione degli individui che non erano malati di cancro. L’alta specificità del test dei microRna ha ridotto dell’80% il numero dei falsi positivi individuati dalla Tac spirale che aveva identificato noduli sospetti in forti fumatori non malati di cancro polmonare.

La riduzione dell’80% dei falsi positivi ottenuta combinando i risultati del test dei microRNA e della Tac spirale è rilevante da un punto di vista clinico per diminuire il numero dei pazienti risultati positivi all’indagine radiologica ma non malati di cancro polmonare. Questo porterebbe alla riduzione dei conseguenti costi e rischi associati con le ripetute indagini radiologiche o con l’uso di altre metodologie diagnostiche invasive per il paziente“, ha spiegato Ugo Pastorino, direttore dell’Unità Operativa di Chirurgica Toracica dell’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano.

Questo studio comparativo è il primo nel suo genere a validare clinicamente un biomarcatore utilizzando campioni di sangue raccolti in maniera prospettica nel contesto di un ampio studio randomizzato per l’identificazione precoce del cancro polmonare. Oltre alla riduzione dei falsi positivi, il test dei micro-RNA ha mostrato di essere indipendente dallo stadio del cancro polmonare e dall’intervallo di tempo intercorso tra l’analisi molecolare e l’identificazione del tumore usando la TAC spirale (fino a due anni prima della diagnosi). Questo suggerisce un’ulteriore capacità del test molecolare da un punto di vista diagnostico e di identificazione precoce del cancro polmonare.

Credit: TMNews