Legge elettorale, dal M5S arriva un “no” a “Italicum”, sì alla battaglia per le preferenze

Nicola Morra: “Sono in nostra proposta: le vuole il Paese. Renzi-Berlusconi uguali”. “Il Paese ha necessità di ben altre riforme, di far riavvicinare gli italiani alla speranza”

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Roma, 21 gen. (TMNews) – Il Movimento 5 Stelle è tornato a bocciare “Italicum“, la legge elettorale lanciata da Matteo Renzi, ed è pronto a dare anche lui battaglia per il ripristino delle preferenze. “Sulla legge elettorale la nostra proposta è depositata“, ha detto l’ex presidente dei senatori M5S Nicola Morra. “Si tratta di un modello iberico-elvetico, dove comanda il principio di rappresentatività e non quello di governabilità. Ci sono le preferenze. Gli elettori hanno chiesto il ripristino delle preferenze, e nell’Italicum non ci sono. I cittadini vogliono le preferenze, chiunque porterà avanti questa battaglia avrà il M5S dalla sua parte“.

Noi – ha ricordato ad Agorà, il mattutino talk show politico su Raitre – chiederemo ai nostri attivisti di indicare la loro volontà e poi la porteremo in Parlamento. Siamo lì per questo“.

Per questo, secondo Morra, la scelta M5S di non partecipare agli incontri di Renzi sulla riforma elettorale “non è assolutamente un’occasione perduta“. “Il Paese – ha detto il senatore del M5S – ha necessità di ben altre riforme, di far riavvicinare gli italiani alla speranza. Il sistema elettorale è un problema relativo, qualsiasi sistema può essere svilito da comportamenti molto bassi. Fra Renzi e Berlusconi io tutte queste differenze non le vedo“.

Nel Pd – ha spiegato la posizione del movimento – c’è una profonda spaccatura tra gli iscritti e gli eletti. C’è una base, che esprime istanze rispettabili, e poi c’è un vertice che rappresenta la partitocrazia, un modo di intendere politica che è distante dalla realtà. Se Renzi avesse davvero voluto incontrare il M5S – ha affermato – poteva partire dalla nostra di proposta, che è già depositata. C’è necessità di tornare alla preferenza, come diceva nel 2010 anche Renzi, non solo per i leader ma anche per i parlamentari. Renzi che fino a pochi giorni fa voleva la legge dei sindaci“.

Credit: TMNews