Neonato a rischio se padre obeso al concepimento

La Pharmacology School of Medical Sciences dell’Università del Nuovo Galles del Sud, in Australia, ha messo in relazione regime alimentare, peso corporeo, stato di salute dei padri al momento del concepimento e lo sviluppo di alcune patologie correlate

20140121-neonati-a-rischi-da-padri-obesi-660x372

Sydney – Il regime alimentare, il peso corporeo e lo stato di salute dei padri al momento del concepimento possono contribuire notevolmente all’obesità futura della prole, secondo un nuovo studio pubblicato su FASEB e condotto da Margaret Morris (Pharmacology School of Medical Sciences – University of New South Wales).

La ricerca suggerisce che i padri obesi possono causare alterazioni dell’espressione genica di due importanti tessuti metabolici dei figli, pancreas e tessuto grasso. Si tratta di alterazioni correlate in via potenziale al rischio di sviluppare da adulti diabete, obesità, malattie degenerative croniche e invecchiamento precoce.

Lo studio è stato condotto sui ratti. La ricerca ha mostrato che quando i papà ratti sono obesi, hanno regimi alimentari pieni di grassi o sono affetti da diabete, la prole cambia espressione genica di pancreas e tessuto grasso, oltre che di altri geni considerati marker per cancro, patologie degenerative e invecchiamento prima dei tempi.

Questa ricerca potrebbe portare all’individuazione di “contromisure” genetiche, in grado di “correggere gli errori” di espressione genetica dei bambini concepiti da persone considerate a “rischio”, per prevenire lo sviluppo delle patologie correlate.

Credit: AGI