Al Quirinale la mostra ‘La memoria ritrovata. Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri’

Un evento che celebra il lavoro indefesso del Comando Tutela Patrimonio Culturale dei Carabinieri nell’attività istituzionale a favore di un patrimonio, quello della cultura italiana, che è il vero petrolio dell’Italia

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Il Palazzo del Quirinale, rende omaggio al lavoro dei Carabinieri del Comando Tutela Patrimonio Culturale accogliendo una grande mostra incentrata sul recupero di capolavori recuperati e in precedenza sottratti alla comunità scientifica e all’ammirazione del pubblico da scavi clandestini e furti.

Dopo la mostra “Nostoi. Capolavori ritrovati” del 2007, che celebrava il rientro in patria di decine di opere d’arte acquisite in modo illegale da quattro grandi istituzioni museali americane, e dopo la presentazione nel 2013 della famosa “Tavola Doria“, attribuita da molti a Leonardo da Vinci e rientrata in patria dopo un esilio di oltre settant’anni, dal 23 gennaio al 16 marzo 2014 una nuova iniziativa, La memoria ritrovata. Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri, in cui sono esposti oltre un centinaio di capolavori che coprono più di due millenni della storia d’Italia, collocati nell’ala occidentale del Palazzo, e in particolare in due sale della Galleria di Alessandro VII Chigi, tornate al loro antico splendore dopo la riscoperta delle pitture di Pietro da Cortona.

La mostra è promossa dalla Presidenza della Repubblica in collaborazione con il ministero dei Beni delle Attività Culturali e del Turismo, con il Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale e organizzata da Civita.

L’esposizione si articola in due sezioni.

Nella Sala degli Scrigni, nella Sala di Ercole e nella Sala degli Ambasciatori sono esposte opere che vanno dal VI secolo a.C. (si tratta della testa di leone recuperata dagli uomini dell’Arma e oggi assegnata al Museo Nazionale di Villa Giulia) al Settecento (con in particolare un’Adorazione dei Magi di Francesco Solimena).

Nella Sala di Augusto il visitatore potrà ammirare una serie di urne funerarie, insieme a una parte del corredo, provenienti da uno scavo effettuato in occasione della costruzione di una moderna abitazione a Perugia. Le ruspe hanno raggiunto e sventrato un mausoleo etrusco risalente al III-I secolo a.C. che apparteneva alla grande famiglia etrusca dei Cacni. Le urne con le raffigurazioni di scene ispirate al mondo greco sono per la maggior parte dei capolavori assoluti.

Le raffigurazioni del sacrificio di Ifigenia, della lotta tra Pelope ed Enomao, delle centauromachie suscitano la nostra ammirazione e rappresentano una delle più importanti scoperte degli ultimi trent’anni nel campo dell’etruscologia.

La mostra è stata l’occasione per condurre un intervento di restauro sulle urne funerarie, realizzato dall’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro e reso possibile anche grazie al contributo ricavato dalla vendita della Carta Civita, che dà spazio alla cultura e sostiene l’arte.

La mostra “La memoria ritrovata. Tesori recuperati dall’Arma dei Carabinieri” conclude il programma delle iniziative di valorizzazione e promozione svolte per i festeggiamenti dei 25 anni di attività di Civita.

Credit: MIBAC