Farmaceutica, finita la joint venture tra Amgen e Dompé

L’accordo di partnership risaliva al 2008 e la separazione era già stata prevista come eventualità nell’accordo originario. La conclusione avviene in totale accordo tra le due aziende

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Roma – Amgen e Dompé hanno comunicato ieri la conclusione della joint venture avviata nel 2008 e che aveva dato vita ad Amgen Dompé. Con questa separazione, Amgen riacquista così l’intera partecipazione azionaria della propria filiale italiana. La collaborazione delle due aziende si conclude per volontà comune e non comporterà alcun tipo di discontinuità sul mercato. Nel contratto che diede vita alla joint-venture c’era un’opzione per la separazione, opzione che ora è stata esercitata.

Amgen e Dompé hanno operato con risultati rilevanti sul mercato italiano delle biotecnologie per oltre un ventennio, dapprima in modo separato, attraverso accordi per la distribuzione di prodotti, e dal 2008 unendo i propri marchi con il fine di riunire e razionalizzare le attività di informazione scientifica.

La chiusura della joint venture è stata annunciata ieri, sabato 25 gennaio, da Eugenio Aringhieri, amministratore delegato del Gruppo Dompé – neo rieletto al secondo mandato come presidente del Gruppo Biotecnologie di Farmindustria, e da Francesco Di Marco, già amministratore delegato, che assume la carica anche di presidente del Consiglio di amministrazione di Amgen S.p.a. ed estende la rappresentanza dell’azienda in ambiti associativi quali Farmindustria e Assobiotec.

Siamo i leader mondiali delle biotecnologie con farmaci altamente innovativi per il trattamento di patologie gravi, grazie a investimenti importanti in ricerca e sviluppo“, ha commentato Francesco Di Marco, presidente e amministratore delegato di Amgen, il quale ha precisato che nel 2014 la multinazionale investirà ben “4 miliardi di dollari nel 2014“.

Il Gruppo Amgen è stato impegnato nel 2013 nell’approvazione di nuovi farmaci e nell’aumento delle collaborazioni cliniche e nell’acquisizione della Onyx, un processo di consolidamento che trova come coerente evoluzione la “operazione di ri-acquisizione dell’intera partecipazione azionaria dell’affiliata italiana”, ha concluso Di Marco.

Credit: Adnkronos