Marò. La Bonino accusa La Russa per la legge sulla scorta militare antipirateria ai mercantili italiani
La ministro degli Esteri afferma che è un “caso che deriva da personaggi che adesso si agitano molto”, riferendosi a Ignazio La Russa, ex ministro della Difesa. Ma la smemorata del contegno dimentica un piccolo particolare: La Russa era in ottima compagnia…
Roma – Volano gli stracci nella politica italiana. Secondo Emma Bonino, ministra degli Esteri “frustrata” sulla questione, il caso dei due fucilieri di marina del Battaglione San Marco, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, trattenuti in India nell’ambito dell’inchiesta sulla morte di due pescatori del Kerala, è una “situazione di cui sono all’origine personaggi che adesso si agitano molto“.
La titolare della Farnesina lo ha spiegato ai microfoni di Radio 24, facendo nomi e cognomi: “mi riferisco alla legge La Russa, al decreto missioni. Fu proprio quel decreto che prevedeva inopinatamente militari su navi civili senza stabilire per bene le linee di comando“, ha spiegato la ministra, che ha precisato come “tutto questo sarà utile rivederlo a conclusione positiva della vicenda” e che “l’intera gestione sin dall’inizio lascia punti da chiarire“.
Tuttavia, Nostra Signora dell’Amnesia dimentica che la Legge 2 agosto 2011 numero 130 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-
Questo intendiamo precisarlo non per difendere Ignazio La Russa, del quale non ci interessano le performance recenti nel teatrino della politica ad uso elettorale, quanto per la verità dei fatti. Piuttosto, ricordiamo alla signora ministra che la gestione ha davvero alcuni punti oscuri, fin dall’inizio: la produttività di Staffan de Mistura, prima vice-ministro degli Esteri e poi inviato speciale in India per l’Affaire Marò. Licenziarlo, no?
Credit: TMNews
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Documenti
Legge 2 agosto 2011, n. 130: Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-
Sulla Legge 130/2001 abbiamo scritto:
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