Il M5S chiede l’impeachment del capo dello Stato: Napolitano attenta alla Costituzione. Le 6 accuse

Dal mancato rinvio delle leggi alla testimonianza nel processo Stato-Mafia, fino all’abuso sulla grazia

Fase della conferenza stampa del M5S, aula Caduti di Nassiriya,
sulla richiesta di impeachment del capo dello Stato

Roma – Il MoVimento 5 Stelle (M5S) ha presentato la richiesta di impeachment per il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. “Questa mattina il MoVimento 5 Stelle ha presentato la denuncia per la messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica Italiana“. Sul blog di Beppe Grillo vengono spiegate in un post le ragioni della messa in stato d’accusa del presidente della Repubblica: sei i capi d’accusa per Napolitano.

“Il Presidente della Repubblica nell’esercizio delle sue funzioni, ha violato – sotto il profilo oggettivo e soggettivo, e con modalità formali ed informali – i valori, i principi e le supreme norme della Costituzione repubblicana. Il compimento e l’omissione di atti e di fatti idonei ad impedire e a turbare l’attività degli organi costituzionali, imputabili ed ascrivibili all’operato del Presidente della Repubblica in carica, ha determinato una modifica sostanziale della forma di stato e di governo della Repubblica italiana, delineata nella Carta costituzionale vigente”.

Poi vengono elencati “i principali atti e fatti volti a configurare il reato di attentato alla Costituzione, di cui all’articolo 90 della Costituzione: espropriazione della funzione legislativa del Parlamento e abuso della decretazione d’urgenza; riforma della Costituzione e del sistema elettorale; mancato esercizio del potere di rinvio presidenziale; Seconda elezione del Presidente della Repubblica; improprio esercizio del potere di grazia; rapporto con la magistratura: Processo Stato – mafia”.

“Il Presidente della Repubblica in carica non sta svolgendo, dunque, il suo mandato, in armonia con i compiti e le funzioni assegnatigli dalla Costituzione e rinvenibili nei suoi supremi principi – si conclude -. Gli atti e i fatti summenzionati svelano la commissione di comportamenti sanzionabili, di natura dolosa, attraverso cui il Capo dello Stato ha non solo abusato dei suoi poteri e violato i suoi doveri ma, nei fatti, ha radicalmente alterato il sistema costituzionale repubblicano. Pertanto, ai sensi della Legge 5 giugno 1989, n. 219, è quanto mai opportuna la presente denuncia, volta alla messa in stato di accusa del Presidente della Repubblica per il reato di attentato alla Costituzione”.

La notizia è stata commentata così sui social dai grillini: “E impeachment fu!” ha twittato la senatrice Paola Taverna mentre Laura Castelli, deputato ha chiosato: “Consegnato, depositato impeachment a Napolitano. Le promesse si mantengono, soprattutto se si fanno ai cittadini“.

Credit: TMNews

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Art. 72 Costituzione: Responsabilità del Presidente della Repubblica

Il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione.

In tali casi è messo in stato di accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri. Con legge costituzionale sono regolatele le procedure del giudizio avanti la Corte costituzionale e le sanzioni penali e costituzionali.

Per atti diversi da quelli compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, il Presidente della Repubblica risponde penalmente, secondo la procedura stabilita con legge costituzionale, previa autorizzazione deliberata dal Senato della Repubblica a maggioranza assoluta dei suoi componenti. Si applicano le disposizioni di cui all’art. 94.