Decreto Imu-Bankitalia: Adusbef e Federconsumatori presenteranno denunzia in 130 procure italiane per peculato, danno erariale e aiuti di Stato mascherati

Sulla rivalutazione delle quote Bankitalia le due associazioni di consumatori – presiedute da Elio Lannutti e Rosario Trefiletti – hanno ipotizzato i reati di peculato e danno erariale, ma anche aiuti di Stato mascherati

20140202-elio-lannutti-ROSARIO-TRIFILETTI

Adusbef e Federconsumatori all’attacco del Governo e del Parlamento italiano, per il “contestato decreto sulla rivalutazione delle quote della Banca d’Italia, il cui capitale detenuto da banche ed assicurazioni passerà da 156.000 euro a 7,5 miliardi di euro“.

Una legge che, oltre a provocare bagarre alla Camera, secondo le due associazioni di consumatori potrebbero “configurare un aiuto di Stato mascherato alle banche socie“, ma anche concretizzare ulteriori “ipotesi delittuose dato il trasferimento forzoso dallo stato patrimoniale di Bankitalia (Ente Pubblico), costretta ad attingere dalle riserve ordinarie e straordinarie (22,6 miliardi di euro al 31.12.2012), per ricapitalizzare le banche socie con un apporto di 7,5 miliardi lordi (6,6 miliardi di euro netti)“.

Il decreto, infatti, “finirà davanti la Procura Generale della Corte dei Conti per danno erariale, alla Commissione Europea per aiuti di Stato, a 130 Procure della Repubblica con ipotesi di peculato“. Adusbef e Federconsumatori non ci stanno e, dopo aver sciorinato una serie di dati in un lungo, articolato e ben argomentato comunicato stampa (che potete scaricare qui), concludono che sia ora di agire.

Dopo aver esaminato con i loro migliori legali i profili giuridici e le palesi forzature nel conferimento a banche e soggetti privati del patrimonio pubblico (così come sono configurate ed appostate le riserve straordinarie della Banca d’Italia)”, affermano Lanutti e Trifiletti, le due associazioni di consumatori “depositeranno un esposto-denuncia lunedì prossimo 3 febbraio a 130 Procure della Repubblica ipotizzando tra gli altri, il reato di peculato“, ma anche “alla Procura Generale della Corte dei Conti“, perché si indaghi sull’ipotetico danno erariale; e “alla Commissione Europea, per i lapalissiani aiuti di Stato mascherati alle banche socie, proprio alla vigilia degli stress test europei sulle banche italiane“.

A differenza del Movimento 5 Stelle, che ha deciso di brandire l’arma controproducente dell’insulto d’attacco contro le istituzioni (anche con qualche ragione, in verità) e delle offese plateali da lupanare di ultimo ordine alla presidente della Camera, Adusbef e Federconsumatori hanno deciso di perseguire la via legale nazionale e comunitaria.

Una dimostrazione di intelligente interpretazione del principio di sussidiarietà e di maturità democratica.

© RIPRODUZIONE RISERVATA